Nato a Buenos Aires da una famiglia di immigrati russi, lituani, italiani e francesi, all’età di 14 anni Andrés Neuman (1977) si trasferisce in Spagna, dove risiede attualmente. La sua prolifica produzione letteraria, che raccoglie romanzi, racconti, poesie e saggi, si fa carico, in ogni sua declinazione editoriale, di quella frontiera esistenziale di chi, nella frattura della migrazione, tocca tanti luoghi e non ne abita nessuno. Una vez Argentina, romanzo autobiografico che reinventa nella finzione letteraria i ricordi famigliari e l’immaginario nazionale, viaggia all’indietro in un’Argentina intravista, a tratti confusa, ma sempre presente nella coscienza ibrida dell’autore. Erede di un’identità mobile e plurale, Neuman affida a una narrazione anfibia, costantemente dentro e fuori da una territorialità di non-patria, quel processo di ricostruzione del sé che dalla sponda iberica guarda al passato transatlantico. Pubblicato per la prima volta nel 2003 e successivamente ampliato e ripubblicato nel 2014, il romanzo è espressione di una memoria inquieta, mai definitiva ma sempre al centro di un atto aperto di riscrittura che proprio nel moltiplicarsi delle narrazioni rivela la bellezza di “estar hecho de orillas”.

DI MATTEO, A. (2019). Estar hecho de orillas: memoria, frontiera e migrazione nella scrittura anfibia di Andrés Neuman. In Susanna Nanni, Sabrina Vellucci (a cura di), CIRCOLAZIONE DI PERSONE E DI IDEE. Integrazione ed esclusione tra Europa e Americhe (pp. 105-118). New York : BORDIGHERA PRESS.

Estar hecho de orillas: memoria, frontiera e migrazione nella scrittura anfibia di Andrés Neuman

Angela Di Matteo
2019-01-01

Abstract

Nato a Buenos Aires da una famiglia di immigrati russi, lituani, italiani e francesi, all’età di 14 anni Andrés Neuman (1977) si trasferisce in Spagna, dove risiede attualmente. La sua prolifica produzione letteraria, che raccoglie romanzi, racconti, poesie e saggi, si fa carico, in ogni sua declinazione editoriale, di quella frontiera esistenziale di chi, nella frattura della migrazione, tocca tanti luoghi e non ne abita nessuno. Una vez Argentina, romanzo autobiografico che reinventa nella finzione letteraria i ricordi famigliari e l’immaginario nazionale, viaggia all’indietro in un’Argentina intravista, a tratti confusa, ma sempre presente nella coscienza ibrida dell’autore. Erede di un’identità mobile e plurale, Neuman affida a una narrazione anfibia, costantemente dentro e fuori da una territorialità di non-patria, quel processo di ricostruzione del sé che dalla sponda iberica guarda al passato transatlantico. Pubblicato per la prima volta nel 2003 e successivamente ampliato e ripubblicato nel 2014, il romanzo è espressione di una memoria inquieta, mai definitiva ma sempre al centro di un atto aperto di riscrittura che proprio nel moltiplicarsi delle narrazioni rivela la bellezza di “estar hecho de orillas”.
2019
978-1-59954-155-6
DI MATTEO, A. (2019). Estar hecho de orillas: memoria, frontiera e migrazione nella scrittura anfibia di Andrés Neuman. In Susanna Nanni, Sabrina Vellucci (a cura di), CIRCOLAZIONE DI PERSONE E DI IDEE. Integrazione ed esclusione tra Europa e Americhe (pp. 105-118). New York : BORDIGHERA PRESS.
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