L’articolo prende le mosse dall’ordinanza con cui l’AGCM, qualificandosi (per la prima volta) come autorità giurisdizionale “ai limitati fini” degli artt. 1, l. cost, n. 1 del 1948 e 23, l. n. 87 del 1953, ha sollevato questione di legittimità costituzionale in via incidentale della normativa sul notariato venuta in rilievo nell’ambito di un procedimento sanzionatorio da essa intrapreso. I passaggi della decisione in cui l’Autorità afferma la ricorrenza dei presupposti oggettivi e soggettivi della propria legittimazione quale giudice a quo e gli argomenti utilizzati dalla Consulta per respingere tale ricostruzione sono analizzati in chiave organizzativa, alla luce degli insegnamenti di teoria generale sulla distinzione tra giudice e amministrazione. The essay stems from the decision of the Italian Antitrust Authority to raise (for the first time) an incidental question of constitutionality before the Italian constitutional Court during a proceeding leading to an infringement decision. The AGCM’s decision stated that subjective and objective requirements of the legal standing to rise question of constitutionality are fulfilled. Dismissing the claim as inadmissible, because of the lack of locus standi of the Authority, Italian constitutional Court rejected those arguments. Both decisions will be analyzed in the perspective of general legal theory, focusing on the differences between judge and administration, pointing out the relevance of organization theory in institutional relationships.
Aperio, B. (2019). I RIFLESSI DELL’ORGANIZZAZIONE SUL RAPPORTO TRA LE ISTITUZIONI: L’AGCM QUALE GIUDICE A QUO DEL GIUDIZIO DI LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE?. P. A. PERSONA E AMMINISTRAZIONE(1/2019), 211-240.
I RIFLESSI DELL’ORGANIZZAZIONE SUL RAPPORTO TRA LE ISTITUZIONI: L’AGCM QUALE GIUDICE A QUO DEL GIUDIZIO DI LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE?
aperio bella
2019-01-01
Abstract
L’articolo prende le mosse dall’ordinanza con cui l’AGCM, qualificandosi (per la prima volta) come autorità giurisdizionale “ai limitati fini” degli artt. 1, l. cost, n. 1 del 1948 e 23, l. n. 87 del 1953, ha sollevato questione di legittimità costituzionale in via incidentale della normativa sul notariato venuta in rilievo nell’ambito di un procedimento sanzionatorio da essa intrapreso. I passaggi della decisione in cui l’Autorità afferma la ricorrenza dei presupposti oggettivi e soggettivi della propria legittimazione quale giudice a quo e gli argomenti utilizzati dalla Consulta per respingere tale ricostruzione sono analizzati in chiave organizzativa, alla luce degli insegnamenti di teoria generale sulla distinzione tra giudice e amministrazione. The essay stems from the decision of the Italian Antitrust Authority to raise (for the first time) an incidental question of constitutionality before the Italian constitutional Court during a proceeding leading to an infringement decision. The AGCM’s decision stated that subjective and objective requirements of the legal standing to rise question of constitutionality are fulfilled. Dismissing the claim as inadmissible, because of the lack of locus standi of the Authority, Italian constitutional Court rejected those arguments. Both decisions will be analyzed in the perspective of general legal theory, focusing on the differences between judge and administration, pointing out the relevance of organization theory in institutional relationships.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.