The paper highlight how the control of the insular periferies - the Ponziane Islands in particular - was for the Kingdom of Naples a non-sporadic interest, which then intensified under the Bourbons dynasty. In a first phase (XVI-XVII centuries), the measure adopted were exogenous, mainly oriented to the control of the islands: in particular, by the economic point of view, linked to fishing and the coral trade; in a second phase (XVIII century) it is possible to highlight the advent of new local and non-formal actors, which concretise external impulses. The main goal of the article is to stress how the different processes were not limited to the insular or dual central-periphery dimension, but give rise to phenomena of wider scope in the complex of Tyrrhenian Sea and the western Mediterranean, showing - once again - the presence of articulated and complex inter-island relations networks. Keywords: maritime frontier, smaller islands, population processes, Antonio Winspeare, port towns.

Il saggio intende mettere in luce quanto il controllo e governo delle periferie insulari - le Isole Ponziane nello specifico - fosse per il Regno di Napoli un interesse non sporadico, bensì costante, che si è intensificato poi sotto i Borbone. In questo processo si possono mettere in evidenza alcune dinamiche e, soprattutto, il ruolo svolto dai diversi attori: nella prima fase (XVI-XVII secc.), gli impulsi sono di origine esogena e gli interessi sono legati esclusivamente al controllo del territorio, mentre sono molto ridotti quelli economici legati alla pesca e al commercio del corallo; nella seconda fase (XVIII secolo) gli impulsi hanno sempre origini esogene, ma è possibile mettere in luce l’avvento di nuovi attori, locali e non formali, che concretizzano gli impulsi esterni. Nel complesso, l’intento è quello di evidenziare come i diversi processi, sia in una lettura evenemenziale, sia attraverso uno sguardo di lungo periodo, non si limitino alla sola dimensione insulare o duale centro-periferia, ma diano vita a fenomeni di più ampia portata nel complesso del Tirreno e del Mediterraneo occidentale, mettendo in luce - ancora una volta - la presenza di reti di relazioni interinsulari articolate e complesse.

Gallia, A. (2019). Popolamento e controllo della frontiera marittima napoletana. Le isole ponziane (1734-1815). STORIA URBANA(163), 63-77 [10.3280/SU2019-163004].

Popolamento e controllo della frontiera marittima napoletana. Le isole ponziane (1734-1815)

Gallia, Arturo
2019-01-01

Abstract

The paper highlight how the control of the insular periferies - the Ponziane Islands in particular - was for the Kingdom of Naples a non-sporadic interest, which then intensified under the Bourbons dynasty. In a first phase (XVI-XVII centuries), the measure adopted were exogenous, mainly oriented to the control of the islands: in particular, by the economic point of view, linked to fishing and the coral trade; in a second phase (XVIII century) it is possible to highlight the advent of new local and non-formal actors, which concretise external impulses. The main goal of the article is to stress how the different processes were not limited to the insular or dual central-periphery dimension, but give rise to phenomena of wider scope in the complex of Tyrrhenian Sea and the western Mediterranean, showing - once again - the presence of articulated and complex inter-island relations networks. Keywords: maritime frontier, smaller islands, population processes, Antonio Winspeare, port towns.
2019
Il saggio intende mettere in luce quanto il controllo e governo delle periferie insulari - le Isole Ponziane nello specifico - fosse per il Regno di Napoli un interesse non sporadico, bensì costante, che si è intensificato poi sotto i Borbone. In questo processo si possono mettere in evidenza alcune dinamiche e, soprattutto, il ruolo svolto dai diversi attori: nella prima fase (XVI-XVII secc.), gli impulsi sono di origine esogena e gli interessi sono legati esclusivamente al controllo del territorio, mentre sono molto ridotti quelli economici legati alla pesca e al commercio del corallo; nella seconda fase (XVIII secolo) gli impulsi hanno sempre origini esogene, ma è possibile mettere in luce l’avvento di nuovi attori, locali e non formali, che concretizzano gli impulsi esterni. Nel complesso, l’intento è quello di evidenziare come i diversi processi, sia in una lettura evenemenziale, sia attraverso uno sguardo di lungo periodo, non si limitino alla sola dimensione insulare o duale centro-periferia, ma diano vita a fenomeni di più ampia portata nel complesso del Tirreno e del Mediterraneo occidentale, mettendo in luce - ancora una volta - la presenza di reti di relazioni interinsulari articolate e complesse.
Gallia, A. (2019). Popolamento e controllo della frontiera marittima napoletana. Le isole ponziane (1734-1815). STORIA URBANA(163), 63-77 [10.3280/SU2019-163004].
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