The paper deals with the history of the monastery of the Holy Saviour in Chora and focuses on its cultural milieu during the so-called “Palaiologan renaissance”. As one can read in a poem that the Grand Logothete Theodore Metochites dedicated to his pupil Nicephorus Gregoras, in the early 14th century the walls of the monastery were the guardian of Metochites’ most valuable treasure, namely, his library. By analysing some works of these scholars, the author argues that the Palaiologan fièvre de classicisme should not be conceived as a sort of “renaissance”, but rather as the result of a “nostalgic gaze” toward Antiquity. According to the author’s interpretation, this phenomenon was due to an identity crisis that characterised Byzantine society after the Fourth Crusade.

L’articolo ripercorre la storia del monastero di San Salvatore in Chora, concentrandosi sul suo ambiente culturale nel periodo della cosiddetta “rinascenza paleologa”. Come si apprende da un poema dedicato dal gran logoteta Teodoro Metochita al suo allievo Niceforo Gregora, all’inizio del XIV secolo le mura del monastero custodivano il più prezioso tesoro di Metochita, la sua biblioteca. Attraverso l’analisi di alcune opere di questi eruditi, l’autore sostiene che la fièvre de classicisme di età paleologa non deve essere considerata alla stregua di una “rinascenza”, quanto piuttosto come il risultato di uno “sguardo nostalgico” verso l’antichità. Secondo tale interpretazione, questo fenomeno sarebbe stato causato da una crisi identitaria, che avrebbe contraddistinto la società bizantina dopo la quarta crociata.

Monticini, F. (2020). San Salvatore in Chora e il suo universo intellettuale nell'età dei Paleologi. QUADERNI DI STORIA, 91, 187-208.

San Salvatore in Chora e il suo universo intellettuale nell'età dei Paleologi

Francesco Monticini
2020-01-01

Abstract

The paper deals with the history of the monastery of the Holy Saviour in Chora and focuses on its cultural milieu during the so-called “Palaiologan renaissance”. As one can read in a poem that the Grand Logothete Theodore Metochites dedicated to his pupil Nicephorus Gregoras, in the early 14th century the walls of the monastery were the guardian of Metochites’ most valuable treasure, namely, his library. By analysing some works of these scholars, the author argues that the Palaiologan fièvre de classicisme should not be conceived as a sort of “renaissance”, but rather as the result of a “nostalgic gaze” toward Antiquity. According to the author’s interpretation, this phenomenon was due to an identity crisis that characterised Byzantine society after the Fourth Crusade.
2020
L’articolo ripercorre la storia del monastero di San Salvatore in Chora, concentrandosi sul suo ambiente culturale nel periodo della cosiddetta “rinascenza paleologa”. Come si apprende da un poema dedicato dal gran logoteta Teodoro Metochita al suo allievo Niceforo Gregora, all’inizio del XIV secolo le mura del monastero custodivano il più prezioso tesoro di Metochita, la sua biblioteca. Attraverso l’analisi di alcune opere di questi eruditi, l’autore sostiene che la fièvre de classicisme di età paleologa non deve essere considerata alla stregua di una “rinascenza”, quanto piuttosto come il risultato di uno “sguardo nostalgico” verso l’antichità. Secondo tale interpretazione, questo fenomeno sarebbe stato causato da una crisi identitaria, che avrebbe contraddistinto la società bizantina dopo la quarta crociata.
Monticini, F. (2020). San Salvatore in Chora e il suo universo intellettuale nell'età dei Paleologi. QUADERNI DI STORIA, 91, 187-208.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/363475
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