Il codice 106 della Biblioteca Riccardiana di Firenze contiene copia della traduzione delle opere di Archimede eseguita da Iacopo da San Cassiano nella prima metà del XV secolo. Scoperto da James Banker nel 2005, è in larga parte scritto dalla mano di Piero della Francesca. Come è stato dimostrato da Paolo d’Alessandro e Pier Daniele Napolitani (Archimede Latino, Paris, Le Belles Lettres, 2012), il codice - per quanto riguarda il testo - è copia del manoscritto Urb. Lat. 258 appartenuto a Francesco dal Borgo, architetto e notaio apostolico, cugino di Piero, mentre per quanto riguarda le figure presenta una situazione più complessa. L’analisi comparativa dei due codici e delle correzioni su di essi apportate a più riprese, ma contestualmente e di comune accordo, da Piero e da Francesco dimostra chiaramente che il Riccardiano fu allestito prima del 1468, probabilmente tra l’autunno 1458 e novembre 1459.

D'Alessandro, P., Maccagni, C., Daniele Napolitani, P. (2020). Piero della Francesca, Francesco dal Borgo e la traduzione di Archimede: la datazione del Riccardiano 106. In G.F. John Butcher (a cura di), La traduzione latina dei classici greci nel Quattrocento in Toscana e in Umbria: Nel 575° anniversario della scomparsa di Leonardo Bruni (9 marzo 1444) (pp. 29-46). Umbertide : University Book di Digital Editor srl.

Piero della Francesca, Francesco dal Borgo e la traduzione di Archimede: la datazione del Riccardiano 106

Paolo d'Alessandro;
2020-01-01

Abstract

Il codice 106 della Biblioteca Riccardiana di Firenze contiene copia della traduzione delle opere di Archimede eseguita da Iacopo da San Cassiano nella prima metà del XV secolo. Scoperto da James Banker nel 2005, è in larga parte scritto dalla mano di Piero della Francesca. Come è stato dimostrato da Paolo d’Alessandro e Pier Daniele Napolitani (Archimede Latino, Paris, Le Belles Lettres, 2012), il codice - per quanto riguarda il testo - è copia del manoscritto Urb. Lat. 258 appartenuto a Francesco dal Borgo, architetto e notaio apostolico, cugino di Piero, mentre per quanto riguarda le figure presenta una situazione più complessa. L’analisi comparativa dei due codici e delle correzioni su di essi apportate a più riprese, ma contestualmente e di comune accordo, da Piero e da Francesco dimostra chiaramente che il Riccardiano fu allestito prima del 1468, probabilmente tra l’autunno 1458 e novembre 1459.
2020
9788897646686
D'Alessandro, P., Maccagni, C., Daniele Napolitani, P. (2020). Piero della Francesca, Francesco dal Borgo e la traduzione di Archimede: la datazione del Riccardiano 106. In G.F. John Butcher (a cura di), La traduzione latina dei classici greci nel Quattrocento in Toscana e in Umbria: Nel 575° anniversario della scomparsa di Leonardo Bruni (9 marzo 1444) (pp. 29-46). Umbertide : University Book di Digital Editor srl.
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