The spread of urbanity intended as attention to the city by multiple subjects, particularly in relation to public spaces, recalls and relaunches the importance of formal and informal active involvement practices. Nowadays, the diffusion of corrosion phenomena in the commonly understood public space, achieved through various forms of «privatization» in the broad sense, is observed. However, it is equally evident that the opportunities for (re)-appropriation of these spaces are also increasing, with the creation of forums of neighborhood associations and committees, but also in new ways: i.e. by using new technologies in a participatory decision-making process. The dynamics that develops in the urban public space, including the involvement andor positioning of researchers, highlights two different aspects. The first one is linked to the emergence of «new» ways of «creating» it, whose novelty lies not in the medium itself but in the production of a performance to be exhibited. The second one instead focuses attention on the different levels and facets of the governance of these spaces. Transversal to these two orders of aspects, and often able to hybridize them, is the artistic dimension that seems to acquire more and more relevance in the present time («artivism»).

La diffusione di un’urbanità intesa come attenzione alla città da parte di soggetti plurimi, con particolare riferimento agli spazi pubblici, richiama e rilancia l’importanza delle pratiche di coinvolgimento attivo, formali e informali. Si assiste oggi alla diffusione di fenomeni di corrosione dello spazio pubblico comunemente inteso, realizzati tramite diverse forme di «privatizzazione» in senso lato. È però altrettanto evidente che si moltiplicano anche le occasioni di (ri)appropriazione di tali spazi, con la creazione di forum di associazioni e comitati di quartiere, ma anche con modalità nuove: utilizzando ad esempio le nuove tecnologie in un processo decisionale partecipativo. Le dinamiche che si sviluppano nello spazio pubblico urbano, compreso il coinvolgimento e/o posizionamento dei ricercatori, mettono in luce due diversi ordini di aspetti. Il primo è legato all’emergere di «nuove» modalità di «creazione» di esso, la cui novità non sta nel mezzo in sé, ma nella produzione di una performance da esibire. Il secondo focalizza invece l’attenzione sui diversi livelli e sfaccettature della governance di tali spazi. Trasversale a questi due ordini di aspetti e spesso in grado di ibridarli, sembra oggi acquisire sempre più rilevanza la dimensione artistica («artivismo»).

Dumont, I., Gamberoni, E. (2020). Spazio pubblico: tra creazione e competizione. GEOTEMA, 1(62), 3-8.

Spazio pubblico: tra creazione e competizione

Isabelle Dumont
;
2020-01-01

Abstract

The spread of urbanity intended as attention to the city by multiple subjects, particularly in relation to public spaces, recalls and relaunches the importance of formal and informal active involvement practices. Nowadays, the diffusion of corrosion phenomena in the commonly understood public space, achieved through various forms of «privatization» in the broad sense, is observed. However, it is equally evident that the opportunities for (re)-appropriation of these spaces are also increasing, with the creation of forums of neighborhood associations and committees, but also in new ways: i.e. by using new technologies in a participatory decision-making process. The dynamics that develops in the urban public space, including the involvement andor positioning of researchers, highlights two different aspects. The first one is linked to the emergence of «new» ways of «creating» it, whose novelty lies not in the medium itself but in the production of a performance to be exhibited. The second one instead focuses attention on the different levels and facets of the governance of these spaces. Transversal to these two orders of aspects, and often able to hybridize them, is the artistic dimension that seems to acquire more and more relevance in the present time («artivism»).
2020
La diffusione di un’urbanità intesa come attenzione alla città da parte di soggetti plurimi, con particolare riferimento agli spazi pubblici, richiama e rilancia l’importanza delle pratiche di coinvolgimento attivo, formali e informali. Si assiste oggi alla diffusione di fenomeni di corrosione dello spazio pubblico comunemente inteso, realizzati tramite diverse forme di «privatizzazione» in senso lato. È però altrettanto evidente che si moltiplicano anche le occasioni di (ri)appropriazione di tali spazi, con la creazione di forum di associazioni e comitati di quartiere, ma anche con modalità nuove: utilizzando ad esempio le nuove tecnologie in un processo decisionale partecipativo. Le dinamiche che si sviluppano nello spazio pubblico urbano, compreso il coinvolgimento e/o posizionamento dei ricercatori, mettono in luce due diversi ordini di aspetti. Il primo è legato all’emergere di «nuove» modalità di «creazione» di esso, la cui novità non sta nel mezzo in sé, ma nella produzione di una performance da esibire. Il secondo focalizza invece l’attenzione sui diversi livelli e sfaccettature della governance di tali spazi. Trasversale a questi due ordini di aspetti e spesso in grado di ibridarli, sembra oggi acquisire sempre più rilevanza la dimensione artistica («artivismo»).
La diffusion d’une urbanité entendue comme attention à la ville de la part de multiples sujets, avec une référence particulière aux espaces publics, rappelle et relance l’importance des pratiques formelles et informelles d’engagement actif. Aujourd’hui, à cause de différentes formes de « privatisation », nous assistons à la diffusion de phénomènes de corrosion de l’espace public. Malgré cela, il est évident que les opportunités de (ré)appropriation de ces espaces se multiplient non seulement avec la création de forums d’associations et de comités de quartier mais aussi de façon nouvelle, par exemple, en utilisant les nouvelles technologies dans un processus décisionnel participatif. Les dynamiques qui se développent dans l’espace public urbain, y compris l’implication et/ou le positionnement des chercheurs, mettent en évidence deux ordres d’aspects différents. Le premier est lié à l’émergence de « nouvelles » modalités de « création », dont la nouveauté ne consiste pas dans l’instrument en soi mais dans la production d’une performance à exhiber. Le second concentre plutôt l’attention sur les différents niveaux et facettes de la gouvernance de ces espaces. La dimension artistique, transversale à ces deux ordres d’aspects et souvent capable de les hybrider, semble acquérir de plus en plus de pertinence aujourd’hui (« artivisme »).
Dumont, I., Gamberoni, E. (2020). Spazio pubblico: tra creazione e competizione. GEOTEMA, 1(62), 3-8.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/366674
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