La letteratura di viaggio italiana pubblicata tra il 1870 e il 1914 risponde alle esigenze di acculturazione ed esperienza tipiche di una mentalità volta ora verso la modernizzazione e il progresso. Ma L'ottica con cui il viaggiatore osserva la realtà latinoamericana è filtrata da un'ideologia etno-centrica che lo porta ad accettare gli aspetti europei in cui riconosce una società civilizzata (come nelle città) e, invece, rifiutare pampa, foreste, indios e gauchos, ipotetici elementi di base dell'esotismo. In questo modo, l'intellettuale italiano si può considerare un "nemico dell'esotismo", ossia, secondo il pensiero di Victor Segalen, colui che, sebbene percepisca la diversità, spera di poterla trasformare per avvicinarla al proprio sistema di valori etico-sociali, considerato universale.
Cattarulla, C. (2020). Esotismo latinoamericano nella letteratura italiana di viaggio (1870-1914). LETTERATURE D'AMERICA(178), 39-55.
Esotismo latinoamericano nella letteratura italiana di viaggio (1870-1914)
Cattarulla Camilla
2020-01-01
Abstract
La letteratura di viaggio italiana pubblicata tra il 1870 e il 1914 risponde alle esigenze di acculturazione ed esperienza tipiche di una mentalità volta ora verso la modernizzazione e il progresso. Ma L'ottica con cui il viaggiatore osserva la realtà latinoamericana è filtrata da un'ideologia etno-centrica che lo porta ad accettare gli aspetti europei in cui riconosce una società civilizzata (come nelle città) e, invece, rifiutare pampa, foreste, indios e gauchos, ipotetici elementi di base dell'esotismo. In questo modo, l'intellettuale italiano si può considerare un "nemico dell'esotismo", ossia, secondo il pensiero di Victor Segalen, colui che, sebbene percepisca la diversità, spera di poterla trasformare per avvicinarla al proprio sistema di valori etico-sociali, considerato universale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
