Uno tra i principali effetti prodotti dalla pandemia globale Covid-19 sul funzionamento della Human Rights Machinery di Ginevra è rappresentato dall’interruzione dei lavori della 43^ sessione del Consiglio dei Diritti Umani nel marzo 2020. Da quel momento in poi il complesso apparato organico ha avviato una articolata riflessione sulle conseguenze pandemiche non soltanto nella prospettiva della compressione del diritto alla salute a titolo individuale e collettivo, rectius globale, ma in una dimensione propria della universalità, interrelazione ed integrazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, così sancite nella Dichiarazione e nel Programma d’Azione di Vienna nel 1993. Il coordinamento virtuale condotto in modo congiunto dalla presidenza del Consiglio dei Diritti Umani e dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, con il comune intento di incoraggiare un dibattito mondiale sulla necessità di far fronte alle possibili violazioni dei diritti e delle libertà in capo agli individui ed alle collettività, si è rivelato particolarmente proficuo. Attraverso il contributo fornito dagli Organi dei trattati e dalle Procedure Speciali, nel formato delle dichiarazioni, singole o a firma di due o più organi, dei comunicati stampa, dei documenti di indirizzo e di guida tecnica, il sistema onusiano ha prodotto una interessante serie di osservazioni e valutazioni mirate sulle molteplici conseguenze prodotte dalla pandemia sul godimento e sull’esercizio dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
Carletti, C. (2020). LA PANDEMIA COVID-19: RIFLESSIONI TECNICHE PROPOSTE DAGLI ORGANI DEI TRATTATI NEL QUADRO DELLA HUMAN RIGHTS MACHINERY DI GINEVRA. ORDINE INTERNAZIONALE E DIRITTI UMANI, 3, 696-702.
LA PANDEMIA COVID-19: RIFLESSIONI TECNICHE PROPOSTE DAGLI ORGANI DEI TRATTATI NEL QUADRO DELLA HUMAN RIGHTS MACHINERY DI GINEVRA
Carletti
2020-01-01
Abstract
Uno tra i principali effetti prodotti dalla pandemia globale Covid-19 sul funzionamento della Human Rights Machinery di Ginevra è rappresentato dall’interruzione dei lavori della 43^ sessione del Consiglio dei Diritti Umani nel marzo 2020. Da quel momento in poi il complesso apparato organico ha avviato una articolata riflessione sulle conseguenze pandemiche non soltanto nella prospettiva della compressione del diritto alla salute a titolo individuale e collettivo, rectius globale, ma in una dimensione propria della universalità, interrelazione ed integrazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, così sancite nella Dichiarazione e nel Programma d’Azione di Vienna nel 1993. Il coordinamento virtuale condotto in modo congiunto dalla presidenza del Consiglio dei Diritti Umani e dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, con il comune intento di incoraggiare un dibattito mondiale sulla necessità di far fronte alle possibili violazioni dei diritti e delle libertà in capo agli individui ed alle collettività, si è rivelato particolarmente proficuo. Attraverso il contributo fornito dagli Organi dei trattati e dalle Procedure Speciali, nel formato delle dichiarazioni, singole o a firma di due o più organi, dei comunicati stampa, dei documenti di indirizzo e di guida tecnica, il sistema onusiano ha prodotto una interessante serie di osservazioni e valutazioni mirate sulle molteplici conseguenze prodotte dalla pandemia sul godimento e sull’esercizio dei diritti umani e delle libertà fondamentali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.