Mario Sasso, pittore e videoartista, ha via via fatto dell’esplorazione espressiva dei nuovi linguaggi tecnologici l’ambito privilegiato della sua esperienza. È tuttavia noto anche al grande pubblico per essere il più sensibile “art director” della grafica televisiva, attività nella quale fin dagli anni Sessanta e in particolare per Rai-Radiotelevisione italiana, ha trasfuso la ricchezza della sua ricerca plastica. Sasso è in effetti l’artefice principale dell’“immagine” della televisione pubblica italiana: di quel particolare modo di presentarsi e di farsi riconoscere, di là dai programmi, in segni peculiari e impaginazioni grafiche che l’artista stesso ha concettualmente contribuito a ideare: innovando e proponendo in modalità inedite i linguaggi della televisione nascente. Sue sono infatti le prime “copertine”, le prime “sigle” della Rai e dei suoi programmi di punta; così come tutta una serie di innovazioni espressive che hanno segnato la storia dell’audiovisivo. Operazioni, inoltre, di destrutturazione e di intersezione dei linguaggi artistici che hanno contribuito a costruire l’identità del medium in Italia anche prima dell’affermazione ufficiale delle arti elettroniche e fino all’esperienza pionieristica di RaiSat.
Gazzano, M.M. (2020). L’invenzione della tv in Italia nell’ esperienza di Mario Sasso. SCIAMI.RICERCHE, 8, 70-79.
L’invenzione della tv in Italia nell’ esperienza di Mario Sasso
gazzano
2020-01-01
Abstract
Mario Sasso, pittore e videoartista, ha via via fatto dell’esplorazione espressiva dei nuovi linguaggi tecnologici l’ambito privilegiato della sua esperienza. È tuttavia noto anche al grande pubblico per essere il più sensibile “art director” della grafica televisiva, attività nella quale fin dagli anni Sessanta e in particolare per Rai-Radiotelevisione italiana, ha trasfuso la ricchezza della sua ricerca plastica. Sasso è in effetti l’artefice principale dell’“immagine” della televisione pubblica italiana: di quel particolare modo di presentarsi e di farsi riconoscere, di là dai programmi, in segni peculiari e impaginazioni grafiche che l’artista stesso ha concettualmente contribuito a ideare: innovando e proponendo in modalità inedite i linguaggi della televisione nascente. Sue sono infatti le prime “copertine”, le prime “sigle” della Rai e dei suoi programmi di punta; così come tutta una serie di innovazioni espressive che hanno segnato la storia dell’audiovisivo. Operazioni, inoltre, di destrutturazione e di intersezione dei linguaggi artistici che hanno contribuito a costruire l’identità del medium in Italia anche prima dell’affermazione ufficiale delle arti elettroniche e fino all’esperienza pionieristica di RaiSat.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.