Nel XX secolo la vacanza diventa un fenomeno di massa, trovando espressioni architettoniche diverse in relazione ai mutamenti del contesto culturale, sociale ed economico: le colonie estive dagli anni Venti agli anni Sessanta; gli alberghi e i complessi turistici negli anni del boom economico; i villaggi vacanze e le seconde case diffuse nel territorio tra gli anni Ottanta e Novanta. Nel nuovo secolo la progressiva frammentazione della vacanza nel tempo e la recente diffusione della pratica dell'house-sharing creano le condizioni per una mescolanza pervasiva tra turismo e paesaggi del quotidiano, svincolando l’esperienza della vacanza da una forma architettonica caratteristica e riconoscibile. La vacanza si trasforma così in un fenomeno quasi invisibile, lasciando come traccia solo i processi di riqualificazione immobiliare di piccola o media dimensione. Seguendo i nuovi riti collettivi alimentati dai social network, le masse si concentrano comunque in alcune località e invadono gli spazi pubblici in occasione di grandi eventi. Nuovi temi di progetto impongono quindi una riflessione sul carattere di permanenza delle infrastrutture turistiche e inducono a confrontarsi con il tema dell’effimero, con la reversibilità delle trasformazioni, con la capacità di far propria la natura instabile delle nuove pratiche sociali.
Farina, M., Annese, M. (2020). Sciami in vacanza. Dalle colonie all’house-sharing | Swarms on Vacation. From Colonies to House-Sharing. RASSEGNA DI ARCHITETTURA E URBANISTICA, 160, 71-78.
Sciami in vacanza. Dalle colonie all’house-sharing | Swarms on Vacation. From Colonies to House-Sharing
Milena Farina;Mariella Annese
2020-01-01
Abstract
Nel XX secolo la vacanza diventa un fenomeno di massa, trovando espressioni architettoniche diverse in relazione ai mutamenti del contesto culturale, sociale ed economico: le colonie estive dagli anni Venti agli anni Sessanta; gli alberghi e i complessi turistici negli anni del boom economico; i villaggi vacanze e le seconde case diffuse nel territorio tra gli anni Ottanta e Novanta. Nel nuovo secolo la progressiva frammentazione della vacanza nel tempo e la recente diffusione della pratica dell'house-sharing creano le condizioni per una mescolanza pervasiva tra turismo e paesaggi del quotidiano, svincolando l’esperienza della vacanza da una forma architettonica caratteristica e riconoscibile. La vacanza si trasforma così in un fenomeno quasi invisibile, lasciando come traccia solo i processi di riqualificazione immobiliare di piccola o media dimensione. Seguendo i nuovi riti collettivi alimentati dai social network, le masse si concentrano comunque in alcune località e invadono gli spazi pubblici in occasione di grandi eventi. Nuovi temi di progetto impongono quindi una riflessione sul carattere di permanenza delle infrastrutture turistiche e inducono a confrontarsi con il tema dell’effimero, con la reversibilità delle trasformazioni, con la capacità di far propria la natura instabile delle nuove pratiche sociali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.