Tra le c.d. categorie vulnerabili definite nel quadro giuridico internazionale si include la condizione delle donne e delle bambine, in situazioni nelle quali i diritti e le libertà di contestuale titolarità individuale e collettiva hanno subito una evidente compressione rispetto alle peculiari circostanze di precarietà fisica e di rischio di esposizione al COVID-19 negli ambienti sanitari; ciò si riscontra sia quando gli effetti del coronavirus sono stati registrati in contesti geografici nei quali hanno luogo conflitti protratti e all’emergenza sanitaria si affianca quella umanitaria, sia in una dimensione prettamente giuridica per verificare se le ipotesi di deroga al pieno esercizio dei diritti siano ammissibili dal punto di vista materiale e quali misure di assistenza e sostegno gli Stati debbano adottare per assicurare la tutela delle donne e delle bambine in tali contesti. Detti aspetti sono esaminati nel contributo riportando innanzitutto le considerazioni formulate dal Consiglio dei Diritti Umani nell’ambito di un ampio dibattito promosso nel più recente periodo per attualizzare le informazioni raccolte dal sistema onusiano nel suo complesso ed esaminate in ordine alla condizione di genere negli Stati membri rispetto al quadro evolutivo della pandemia.
Carletti, C. (2020). Tre diverse prospettive d’indagine e valutazione della condizione delle donne proposte dal sistema onusiano di Ginevra. ORDINE INTERNAZIONALE E DIRITTI UMANI(4), 995-1000.
Tre diverse prospettive d’indagine e valutazione della condizione delle donne proposte dal sistema onusiano di Ginevra
Cristiana Carletti
2020-01-01
Abstract
Tra le c.d. categorie vulnerabili definite nel quadro giuridico internazionale si include la condizione delle donne e delle bambine, in situazioni nelle quali i diritti e le libertà di contestuale titolarità individuale e collettiva hanno subito una evidente compressione rispetto alle peculiari circostanze di precarietà fisica e di rischio di esposizione al COVID-19 negli ambienti sanitari; ciò si riscontra sia quando gli effetti del coronavirus sono stati registrati in contesti geografici nei quali hanno luogo conflitti protratti e all’emergenza sanitaria si affianca quella umanitaria, sia in una dimensione prettamente giuridica per verificare se le ipotesi di deroga al pieno esercizio dei diritti siano ammissibili dal punto di vista materiale e quali misure di assistenza e sostegno gli Stati debbano adottare per assicurare la tutela delle donne e delle bambine in tali contesti. Detti aspetti sono esaminati nel contributo riportando innanzitutto le considerazioni formulate dal Consiglio dei Diritti Umani nell’ambito di un ampio dibattito promosso nel più recente periodo per attualizzare le informazioni raccolte dal sistema onusiano nel suo complesso ed esaminate in ordine alla condizione di genere negli Stati membri rispetto al quadro evolutivo della pandemia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.