Questo articolo propone una lettura di "Lei" (2013) di Spike Jonze, un film sulle relazioni che i soggetti umani intrattengono con i media del XXI secolo nel contesto di una crescente ‘naturalizzazione’ della tecnologia. Dopo aver evidenziato la rilevanza di alcune implicazioni del racconto di Jonze per la teoria dei media, l’articolo si rivolge alle scienze cognitive, e in particolare alle prospettive enattive, per proporre l’idea di una soggettività mediale, affettiva, costitutivamente aperta e in continua interazione con l’ambiente e le sue strutture.

Carocci, E. (2020). Intimità tecnologica e soggettività mediale. Una lettura di "Lei". VISUAL CULTURE STUDIES, 1, 201-221.

Intimità tecnologica e soggettività mediale. Una lettura di "Lei"

Enrico Carocci
2020-01-01

Abstract

Questo articolo propone una lettura di "Lei" (2013) di Spike Jonze, un film sulle relazioni che i soggetti umani intrattengono con i media del XXI secolo nel contesto di una crescente ‘naturalizzazione’ della tecnologia. Dopo aver evidenziato la rilevanza di alcune implicazioni del racconto di Jonze per la teoria dei media, l’articolo si rivolge alle scienze cognitive, e in particolare alle prospettive enattive, per proporre l’idea di una soggettività mediale, affettiva, costitutivamente aperta e in continua interazione con l’ambiente e le sue strutture.
2020
Carocci, E. (2020). Intimità tecnologica e soggettività mediale. Una lettura di "Lei". VISUAL CULTURE STUDIES, 1, 201-221.
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