Il contributo esamina e commenta l’ordinanza n. 632 del 2020 con cui il Tribunale di sorveglianza di Firenze ha riconosciuto il diritto all’assegnazione ad un reparto femminile in capo ad una detenuta che aveva ottenuto la rettificazione dell’attribuzione di sesso in assenza della modificazione dei caratteri sessuali maschili primari. Nell’affrontare il tema della tutela dell’identità di genere nel contesto penitenziario l’Autrice si sofferma, tramite la lettura di alcune pronunce della Corte EDU, della Corte di Cassazione e della Corte costituzionale, sulla complessa tematica del mutamento di sesso e dell’(ir)rilevanza dell’intervenuta modificazione chirurgica dei caratteri sessuali ai fini della rettificazione anagrafica.
Storace, C. (2020). Identità di genere e tutela della dignità umana dentro le mura del carcere. Riflessioni intorno ad una recente ordinanza del Tribunale di sorveglianza di Firenze. DIRITTO E SOCIETÀ(2/2020), 359-394.
Identità di genere e tutela della dignità umana dentro le mura del carcere. Riflessioni intorno ad una recente ordinanza del Tribunale di sorveglianza di Firenze
Camilla Storace
2020-01-01
Abstract
Il contributo esamina e commenta l’ordinanza n. 632 del 2020 con cui il Tribunale di sorveglianza di Firenze ha riconosciuto il diritto all’assegnazione ad un reparto femminile in capo ad una detenuta che aveva ottenuto la rettificazione dell’attribuzione di sesso in assenza della modificazione dei caratteri sessuali maschili primari. Nell’affrontare il tema della tutela dell’identità di genere nel contesto penitenziario l’Autrice si sofferma, tramite la lettura di alcune pronunce della Corte EDU, della Corte di Cassazione e della Corte costituzionale, sulla complessa tematica del mutamento di sesso e dell’(ir)rilevanza dell’intervenuta modificazione chirurgica dei caratteri sessuali ai fini della rettificazione anagrafica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.