Liszt pubblica nel 1858, per i tipi di Schott, la Deuxième Année: Italie delle Années de pèlerinage, il suo più vasto ciclo di brani caratteristici per pianoforte. Il settimo e ultimo brano del ciclo è la «fantasia quasi sonata» Après une lecture du Dante. Le prime versioni della composizione risalgono tuttavia a vent’anni prima, quando Liszt si trovava in Italia in compagnia della contessa Marie d’Agoult. Il saggio ripercorre dapprima le vicende legate alla lunga e variopinta genesi della composizione, indi ne da una descrizione analitica che cerchi da una parte di evitare la ricerca puntuale di legami con la Commedia dantesca, modello letterario evocato dal compositore, dall'altra di forzare una sua interpretazione strutturale come forma-sonata.
Arfini, M.T. (2018). «Après une lecture du Dante». In Maria Teresa Arfini (a cura di), «AnDante». Dante e la musica: riflessioni interdisciplinari (pp. 44-55). Torino : Università degli Studi di Torino.
«Après une lecture du Dante»
Maria Teresa Arfini
2018-01-01
Abstract
Liszt pubblica nel 1858, per i tipi di Schott, la Deuxième Année: Italie delle Années de pèlerinage, il suo più vasto ciclo di brani caratteristici per pianoforte. Il settimo e ultimo brano del ciclo è la «fantasia quasi sonata» Après une lecture du Dante. Le prime versioni della composizione risalgono tuttavia a vent’anni prima, quando Liszt si trovava in Italia in compagnia della contessa Marie d’Agoult. Il saggio ripercorre dapprima le vicende legate alla lunga e variopinta genesi della composizione, indi ne da una descrizione analitica che cerchi da una parte di evitare la ricerca puntuale di legami con la Commedia dantesca, modello letterario evocato dal compositore, dall'altra di forzare una sua interpretazione strutturale come forma-sonata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.