The paper investigates the nexus among politics, urban spaces, and gendered bodies, in the light of the Greek concept of stasis and of Covid-19 pandemic, putting into question current representations orienting our urban spaces and urban experiences. Pandemic imposes a resignification of some fundamental experiences of social life and pinpoints the spatial dimension as an absolute prerequisite of politics; we live unprecedented cities and more violent inequalities, where traditional western dichotomies lose effectiveness. Feminisms help us re-orient these partitions and the nexuses natural/human, political/unpolitical. Stasis disrupts the idea of politics confined to human actions, as well as gender roles, and the activities and spaces they designate. All these elements lead us toward a rethinking of politics and urban lives from a perspective rooted in interdependency, interaction, and (dis)equilibrium.

Il testo rielabora il nesso tra politica, spazi urbani e corpi sessuati alla luce del concetto greco di stasis e dell’esperienza del Covid-19, interrogando le rappresentazioni che orientano gli spazi e i vissuti urbani attuali. La pandemia impone la risignificazione di esperienze fondamentali della vita associata e mostra come la dimensione spaziale sia elemento imprescindibile della politica; viviamo citt  inedite e diseguaglianze pi  violente, in cui perdono efficacia molte delle partizioni della tradizione occidentale. I femminismi ci aiutano a riarticolare tali partizioni e i nessi tra naturale/umano, impolitico/ politico. La stasis fa saltare l’idea di politica ridotta alle sole azioni umane, cos  come i ruoli di genere, le attivit  e gli spazi ad essi designati. Questi elementi ci permettono di ripensare la politica e gli attraversamenti urbani nella prospettiva dell’interdipendenza, dell’interazione e del (dis)equilibrio.

Castelli, F. (2021). Città impreviste: soggettività incarnate, conflitti e catastrofi per uno spazio pubblico multispecie. TRACCE URBANE, 9, 51-69.

Città impreviste: soggettività incarnate, conflitti e catastrofi per uno spazio pubblico multispecie

Federica Castelli
2021-01-01

Abstract

The paper investigates the nexus among politics, urban spaces, and gendered bodies, in the light of the Greek concept of stasis and of Covid-19 pandemic, putting into question current representations orienting our urban spaces and urban experiences. Pandemic imposes a resignification of some fundamental experiences of social life and pinpoints the spatial dimension as an absolute prerequisite of politics; we live unprecedented cities and more violent inequalities, where traditional western dichotomies lose effectiveness. Feminisms help us re-orient these partitions and the nexuses natural/human, political/unpolitical. Stasis disrupts the idea of politics confined to human actions, as well as gender roles, and the activities and spaces they designate. All these elements lead us toward a rethinking of politics and urban lives from a perspective rooted in interdependency, interaction, and (dis)equilibrium.
2021
Il testo rielabora il nesso tra politica, spazi urbani e corpi sessuati alla luce del concetto greco di stasis e dell’esperienza del Covid-19, interrogando le rappresentazioni che orientano gli spazi e i vissuti urbani attuali. La pandemia impone la risignificazione di esperienze fondamentali della vita associata e mostra come la dimensione spaziale sia elemento imprescindibile della politica; viviamo citt  inedite e diseguaglianze pi  violente, in cui perdono efficacia molte delle partizioni della tradizione occidentale. I femminismi ci aiutano a riarticolare tali partizioni e i nessi tra naturale/umano, impolitico/ politico. La stasis fa saltare l’idea di politica ridotta alle sole azioni umane, cos  come i ruoli di genere, le attivit  e gli spazi ad essi designati. Questi elementi ci permettono di ripensare la politica e gli attraversamenti urbani nella prospettiva dell’interdipendenza, dell’interazione e del (dis)equilibrio.
Castelli, F. (2021). Città impreviste: soggettività incarnate, conflitti e catastrofi per uno spazio pubblico multispecie. TRACCE URBANE, 9, 51-69.
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