Dal Dopoguerra l’Italia ha assistito a un progressivo spopolamento dei centri minori e delle campagne a favore delle grandi città e a un cambiamento culturale che ha facilitato l’affermarsi di nuovi modelli insediativi che però hanno comportato nuove soluzioni di mobilità poco sostenibili e inclusive. Le città sono cresciute di dimensione sviluppando periferie e suburbi per soddisfare la crescente domanda di abitazioni ma offrendo, spesso, standard di vita peggiori rispetto ai piccoli centri, a causa della scarsità dei servizi pubblici offerti e alle distanze sempre crescenti. La pandemia di Covid–19 ha evidenziato i limiti della qualità degli immobili disponibili nelle grandi città e ha fatto sperimentare un cambiamento dei modelli di lavoro e di vita rispetto a quelli che si erano affermati sin dalla Rivoluzione Industriale. I centri storici e i piccoli borghi rappresentano oggi una opzione efficace per soddisfare nuove esigenze dei cittadini, grazie sia a un contesto di vita meno frenetico e più a misura d’uomo che alla valorizzazione e riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente. Il volume raccoglie i contributi di accademici e esperti del settore urbanistico, immobiliare e finanziario sul tema dei centri storici in Italia e all’estero che sono stati presentati in due convegni scientifici organizzati negli ultimi anni. In essi, vengono esaminate sia le caratteristiche e le criticità dei centri storici, minori e non, prima della pandemia, sia le prospettive future per tali realtà al termine della crisi legata all’emergenza Covid–19.
Cerasoli, M., Mattarocci, G. (a cura di). (2020). UN FUTURO PER I CENTRI STORICI. SCENARI POSSIBILI NELL’ERA POST COVID. Roma : Aracne.
UN FUTURO PER I CENTRI STORICI. SCENARI POSSIBILI NELL’ERA POST COVID
Mario Cerasoli
;
2020-01-01
Abstract
Dal Dopoguerra l’Italia ha assistito a un progressivo spopolamento dei centri minori e delle campagne a favore delle grandi città e a un cambiamento culturale che ha facilitato l’affermarsi di nuovi modelli insediativi che però hanno comportato nuove soluzioni di mobilità poco sostenibili e inclusive. Le città sono cresciute di dimensione sviluppando periferie e suburbi per soddisfare la crescente domanda di abitazioni ma offrendo, spesso, standard di vita peggiori rispetto ai piccoli centri, a causa della scarsità dei servizi pubblici offerti e alle distanze sempre crescenti. La pandemia di Covid–19 ha evidenziato i limiti della qualità degli immobili disponibili nelle grandi città e ha fatto sperimentare un cambiamento dei modelli di lavoro e di vita rispetto a quelli che si erano affermati sin dalla Rivoluzione Industriale. I centri storici e i piccoli borghi rappresentano oggi una opzione efficace per soddisfare nuove esigenze dei cittadini, grazie sia a un contesto di vita meno frenetico e più a misura d’uomo che alla valorizzazione e riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente. Il volume raccoglie i contributi di accademici e esperti del settore urbanistico, immobiliare e finanziario sul tema dei centri storici in Italia e all’estero che sono stati presentati in due convegni scientifici organizzati negli ultimi anni. In essi, vengono esaminate sia le caratteristiche e le criticità dei centri storici, minori e non, prima della pandemia, sia le prospettive future per tali realtà al termine della crisi legata all’emergenza Covid–19.File | Dimensione | Formato | |
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