Nel quadro dei diritti umani, del rispetto reciproco fra comunità, gruppi e individui, nonché dello sviluppo sostenibile, il Patrimonio Culturale Immateriale dell’umanità è fondamentale per mantenere la diversità culturale di fronte alla globalizzazione, aiutare il dialogo tra le differenze e incoraggiare il rispetto reciproco dei diversi modi di vivere. Se i siti Unesco attualmente riconosciuti come patrimonio dell’umanità consistono in città, parchi, complessi archeologici ecc., l’Intangible Cultural Heritage comprende prassi, rappresentazioni, espressioni, conoscenze, know-how ecc. che le comunità riconoscono parte del loro patrimonio culturale. La musica di tradizione orale è stata riconosciuta all’interno dei settori del patrimonio culturale immateriale in quanto componente fondamentale della cultura, espressione importante dell’identità dei territori e fattore di sviluppo economico e sociale. Si ritiene che la musica di tradizione orale presenti grandi potenzialità dal punto di vista dell’inclusione scolastica e degli obiettivi dell’Agenda 2030, in quanto può essere utilizzato efficacemente nella didattica inclusiva per stimolare la creazione di un senso d’identità e di appartenenza, promuovere il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana, e sviluppare la dimensione cognitiva e metacognitiva di coloro che ne fanno esperienza. In questo quadro e tenendo conto anche dello sfondo teorico-concettuale sviluppato nella letteratura di settore, proporre agli allievi laboratori musicali che impiegano elementi desunti da tale repertorio consente, dunque, di rendere accessibili a tutti gli allievi contesti di musica d’insieme che, coinvolgendo il corpo, la mente e le emozioni di tutti gli allievi, ne favoriscono la partecipazione e l’apprendimento insieme ai compagni.
Chiappetta, L., Rizzo, A. (2021). La musica di tradizione orale come Patrimonio Culturale Immateriale dell’umanità: un’opportunità per la didattica inclusiva. In Antonella Poce (a cura di), Veicolare l’inclusione attraverso il patrimonio Alcuni risultati del progetto Inclusive Memory dell’Università Roma Tre (pp. 91-107). Napoli : Edizioni scientifiche italiane.
La musica di tradizione orale come Patrimonio Culturale Immateriale dell’umanità: un’opportunità per la didattica inclusiva
Chiappetta, L.;Rizzo, A.
2021-01-01
Abstract
Nel quadro dei diritti umani, del rispetto reciproco fra comunità, gruppi e individui, nonché dello sviluppo sostenibile, il Patrimonio Culturale Immateriale dell’umanità è fondamentale per mantenere la diversità culturale di fronte alla globalizzazione, aiutare il dialogo tra le differenze e incoraggiare il rispetto reciproco dei diversi modi di vivere. Se i siti Unesco attualmente riconosciuti come patrimonio dell’umanità consistono in città, parchi, complessi archeologici ecc., l’Intangible Cultural Heritage comprende prassi, rappresentazioni, espressioni, conoscenze, know-how ecc. che le comunità riconoscono parte del loro patrimonio culturale. La musica di tradizione orale è stata riconosciuta all’interno dei settori del patrimonio culturale immateriale in quanto componente fondamentale della cultura, espressione importante dell’identità dei territori e fattore di sviluppo economico e sociale. Si ritiene che la musica di tradizione orale presenti grandi potenzialità dal punto di vista dell’inclusione scolastica e degli obiettivi dell’Agenda 2030, in quanto può essere utilizzato efficacemente nella didattica inclusiva per stimolare la creazione di un senso d’identità e di appartenenza, promuovere il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana, e sviluppare la dimensione cognitiva e metacognitiva di coloro che ne fanno esperienza. In questo quadro e tenendo conto anche dello sfondo teorico-concettuale sviluppato nella letteratura di settore, proporre agli allievi laboratori musicali che impiegano elementi desunti da tale repertorio consente, dunque, di rendere accessibili a tutti gli allievi contesti di musica d’insieme che, coinvolgendo il corpo, la mente e le emozioni di tutti gli allievi, ne favoriscono la partecipazione e l’apprendimento insieme ai compagni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.