This paper aims to offer a reflection on The Waste Land by T.S. Eliot in light of a comparative evaluation of some important Italian translations of the poem. The opportunity is provided by Gallo’s new translation (2021) and the way in which it relates to both the original text and to the previous Italian translations by Praz, Sanesi, Serpieri, Melchionda. An initial analysis of how the different choices of title connect with, and thus interpret, that of the original English is followed by a focus on both Gallo’s linguistic solutions, oriented towards contemporary usage, and on her underlying historicizing interpretation. By appropriating one specific aspect among the poem’s many and polyphonic resonances, this translation on the one hand problematizes the unity and redemptive potential that, by contrast, Eliot ultimately hoped for with the risk of silencing them, and on the other helps to convey the poem’s highly complex meaning, thus placing itself within the broad dialogic and intertextual space of literary translation.

Il presente contributo intende proporre una riflessione sulla Waste Land di T.S. Eliot a partire da una valutazione comparata delle diverse rese italiane del poemetto. L’occasione è fornita dalla nuova traduzione curata da C. Gallo (2021) e dal rapporto in cui questa si pone con l’originale e con alcune delle traduzioni italiane più note che la precedono (Praz, Sanesi, Serpieri, Melchionda). Ad un iniziale esame delle diverse scelte titolari nel loro dialogo con l’inglese, segue un focus sia sulle soluzioni traduttive orientate alla contemporaneità che Gallo offre, sia sull’interpretazione segnatamente storicizzante sottesa. Appropriandosi di un aspetto specifico della vasta gamma di polifoniche risonanze del poemetto, questa traduzione da un lato problematizza l’unità e la potenzialità salvifica infine, e invece, auspicate da Eliot con il rischio di silenziarle, dall’altro coopera a veicolare il complesso significato dell’opera, inserendosi nell’ampio spazio dialogico e intertestuale della traduzione letteraria.

Stevanato, S. (2021). “Le terre plurime di T.S. Eliot. Confrontarsi oggi con la 'Waste Land'”. ALLEGORIA, 84, 117-129.

“Le terre plurime di T.S. Eliot. Confrontarsi oggi con la 'Waste Land'”

Savina Stevanato
2021-01-01

Abstract

This paper aims to offer a reflection on The Waste Land by T.S. Eliot in light of a comparative evaluation of some important Italian translations of the poem. The opportunity is provided by Gallo’s new translation (2021) and the way in which it relates to both the original text and to the previous Italian translations by Praz, Sanesi, Serpieri, Melchionda. An initial analysis of how the different choices of title connect with, and thus interpret, that of the original English is followed by a focus on both Gallo’s linguistic solutions, oriented towards contemporary usage, and on her underlying historicizing interpretation. By appropriating one specific aspect among the poem’s many and polyphonic resonances, this translation on the one hand problematizes the unity and redemptive potential that, by contrast, Eliot ultimately hoped for with the risk of silencing them, and on the other helps to convey the poem’s highly complex meaning, thus placing itself within the broad dialogic and intertextual space of literary translation.
2021
Il presente contributo intende proporre una riflessione sulla Waste Land di T.S. Eliot a partire da una valutazione comparata delle diverse rese italiane del poemetto. L’occasione è fornita dalla nuova traduzione curata da C. Gallo (2021) e dal rapporto in cui questa si pone con l’originale e con alcune delle traduzioni italiane più note che la precedono (Praz, Sanesi, Serpieri, Melchionda). Ad un iniziale esame delle diverse scelte titolari nel loro dialogo con l’inglese, segue un focus sia sulle soluzioni traduttive orientate alla contemporaneità che Gallo offre, sia sull’interpretazione segnatamente storicizzante sottesa. Appropriandosi di un aspetto specifico della vasta gamma di polifoniche risonanze del poemetto, questa traduzione da un lato problematizza l’unità e la potenzialità salvifica infine, e invece, auspicate da Eliot con il rischio di silenziarle, dall’altro coopera a veicolare il complesso significato dell’opera, inserendosi nell’ampio spazio dialogico e intertestuale della traduzione letteraria.
Stevanato, S. (2021). “Le terre plurime di T.S. Eliot. Confrontarsi oggi con la 'Waste Land'”. ALLEGORIA, 84, 117-129.
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