Il saggio ha per oggetto il commento burlesco di Agostino Coltellini (1613-1693) sul celebre sonetto di Berni Chiome d’argento fine irte, et attorte: si tratta di un testo stampato più volte nel Settecento e registrato nei principali repertori lessicali per la sua vivacità linguistica, nel quale Coltellini, si impegna a dimostrare che Berni intendeva esaltare le bellezze della donna. Del commento, inserito nella tradizione dell’esegesi burlesca fra Cinque- e Seicento, viene offerta un’analisi con la trascrizione critica del testo, corredata di note esegetiche, secondo la stampa più antica, impressa a Firenze nel 1651 da Amadore Massi.
Crimi, G. (2021). Esegesi burlesca del Seicento: la Cicalata di Agostino Coltellini sopra il sonetto Chiome d’argento fine, irte e attorte. L’ ELLISSE, XVI(1-2), 129-152.
Esegesi burlesca del Seicento: la Cicalata di Agostino Coltellini sopra il sonetto Chiome d’argento fine, irte e attorte
Giuseppe Crimi
2021-01-01
Abstract
Il saggio ha per oggetto il commento burlesco di Agostino Coltellini (1613-1693) sul celebre sonetto di Berni Chiome d’argento fine irte, et attorte: si tratta di un testo stampato più volte nel Settecento e registrato nei principali repertori lessicali per la sua vivacità linguistica, nel quale Coltellini, si impegna a dimostrare che Berni intendeva esaltare le bellezze della donna. Del commento, inserito nella tradizione dell’esegesi burlesca fra Cinque- e Seicento, viene offerta un’analisi con la trascrizione critica del testo, corredata di note esegetiche, secondo la stampa più antica, impressa a Firenze nel 1651 da Amadore Massi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.