Muovendo dalla sentenza n. 204 del 2021 con cui la Corte costituzionale ha dichiarato l’infondatezza della questione di l.c. dell’art. 120, c.p.a., che àncora la decorrenza dei termini di impugnazione degli atti di gara a un regime informativo ormai abrogato dal 2016, affermando la compatibilità costituzionale della soluzione “creata” dall’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, la nota affronta in termini critici il problema del creazionismo giurisprudenziale, riproposto dalle sentenze nn. 17 e 18 del 9 novembre sulle concessioni “balneari”.
Sandulli, M.A. (2021). Per la Corte Costituzionale non c'è incertezza sui termini per ricorrere nel rito appalti: la sentenza n. 204 del 2021 e il creazionismo normativo dell'Adunanza Plenaria. FEDERALISMI.IT(26), 168-187.
Per la Corte Costituzionale non c'è incertezza sui termini per ricorrere nel rito appalti: la sentenza n. 204 del 2021 e il creazionismo normativo dell'Adunanza Plenaria
Maria Alessandra Sandulli
2021-01-01
Abstract
Muovendo dalla sentenza n. 204 del 2021 con cui la Corte costituzionale ha dichiarato l’infondatezza della questione di l.c. dell’art. 120, c.p.a., che àncora la decorrenza dei termini di impugnazione degli atti di gara a un regime informativo ormai abrogato dal 2016, affermando la compatibilità costituzionale della soluzione “creata” dall’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, la nota affronta in termini critici il problema del creazionismo giurisprudenziale, riproposto dalle sentenze nn. 17 e 18 del 9 novembre sulle concessioni “balneari”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.