Il metodo interpretativo impiegato da Piero Schlesinger* (* fondatore del Corriere giuridico) – qui indagato alla luce della sua teoria del concepito - è avulso da ogni formalismo e automatismo giuridico ed è dichiaratamente aperto alla penetrazione di valori e rationes. Ne discende l’insufficienza dell’osannato canone letterale (art. 12 disp. prel. c.c.) e l’inutilità di decisioni razionali indiscutibili, dinanzi all’irrilevanza stessa del discrimen tra caso semplice, casus omissus e casus dubius. L’auspicio di un costante dialogo tra i vari formanti del diritto (legge, magistratura, dottrina).
Longobucco, F. (2021). Il ruolo dell’interprete nel pensiero e nell’opera di Piero Schlesinger. IL CORRIERE GIURIDICO(4), 543-546.
Titolo: | Il ruolo dell’interprete nel pensiero e nell’opera di Piero Schlesinger | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2021 | |
Rivista: | ||
Citazione: | Longobucco, F. (2021). Il ruolo dell’interprete nel pensiero e nell’opera di Piero Schlesinger. IL CORRIERE GIURIDICO(4), 543-546. | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11590/400999 | |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |