Adaptation as the ability to re-establish the relationships between things, interpreting two possible spatial and cognitive relationships that the architectural project can establish with historical contexts: working as to bring out the reuins as an homogeneous system; working to complete the fragment. accessibility in the archaeological site, the accessibility in the archaeological site, the gained, focusing on case studies that can re-read functional data within a strategy of fruition and perception of the site.

Adattamento come capacità di ristabilire relazioni tra le cose, interpretando due possibili relazioni, spaziali e cognitive, che il progetto di architettura può instaurare con contesti storici e stratificati: lavorando in modo da far emergere i resti come un sistema omogeneo; lavorando sul completamento del frammento. A vent'anni dalle prime sperimentazioni sull'accessibilità in area archeologica, il saggio propone una riflessione sull'esperienza maturata, soffermandosi sui casi studio in grado di rileggere il dato funzionale all'interno di una strategia di fruizione e percezione del sito.

Carlini, A. (2020). Percorrere un'area archeologica. Dall'accessibilità all'inclusività per la costruzione di paesaggi della memoria. OFFICINA(31, ottobre-novembre-dicembre 2020), 36-41.

Percorrere un'area archeologica. Dall'accessibilità all'inclusività per la costruzione di paesaggi della memoria

Alessandra Carlini
2020-01-01

Abstract

Adaptation as the ability to re-establish the relationships between things, interpreting two possible spatial and cognitive relationships that the architectural project can establish with historical contexts: working as to bring out the reuins as an homogeneous system; working to complete the fragment. accessibility in the archaeological site, the accessibility in the archaeological site, the gained, focusing on case studies that can re-read functional data within a strategy of fruition and perception of the site.
2020
Adattamento come capacità di ristabilire relazioni tra le cose, interpretando due possibili relazioni, spaziali e cognitive, che il progetto di architettura può instaurare con contesti storici e stratificati: lavorando in modo da far emergere i resti come un sistema omogeneo; lavorando sul completamento del frammento. A vent'anni dalle prime sperimentazioni sull'accessibilità in area archeologica, il saggio propone una riflessione sull'esperienza maturata, soffermandosi sui casi studio in grado di rileggere il dato funzionale all'interno di una strategia di fruizione e percezione del sito.
Carlini, A. (2020). Percorrere un'area archeologica. Dall'accessibilità all'inclusività per la costruzione di paesaggi della memoria. OFFICINA(31, ottobre-novembre-dicembre 2020), 36-41.
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