Nel 1909 lo scrittore uruguaiano José Enrique Rodó in Motivos de Proteo scriveva: «L’attuazione dell’idea del nostro rinnovamento si basa su un precetto fondamentale: il viaggiare. Rinnovarsi è vivere. Viaggiare è rinnovarsi». Il viaggio, e soprattutto il viaggio in Europa, torna costantemente nella vita degli intellettuali ispanoamericani, in particolare dopo il conseguimento dell’Indipendenza politica delle ex colonie spagnole, con significati diversi a seconda dei contesti ideologici e culturali di provenienza e degli obiettivi specifici. E in ogni caso i viaggiatori si muovono sempre alla ricerca dei codici di cultura europea in base alle esigenze americane di modernità e progresso. Meta privilegiata da tutti è Parigi, ma dalle tappe del viaggio europeo non sono escluse l’Italia e, ovviamente, Roma. Il saggio prende in esame il viaggio a Roma degli scrittori afferenti alla corrente del modernismo ispanoamericano mettendo in evidenza come, attraverso un resoconto che si avvale della forma della cronaca, realizzino un’esperienza odeporica votata all’estetica più che al turismo.
Cattarulla, C. (2022). "Viaggio e modernità: scrittori ispanoamericani a Roma tra XIX e XX secolo". LE FORME E LA STORIA, XV(1-2), 287-298.
"Viaggio e modernità: scrittori ispanoamericani a Roma tra XIX e XX secolo"
Cattarulla, Camilla
2022-01-01
Abstract
Nel 1909 lo scrittore uruguaiano José Enrique Rodó in Motivos de Proteo scriveva: «L’attuazione dell’idea del nostro rinnovamento si basa su un precetto fondamentale: il viaggiare. Rinnovarsi è vivere. Viaggiare è rinnovarsi». Il viaggio, e soprattutto il viaggio in Europa, torna costantemente nella vita degli intellettuali ispanoamericani, in particolare dopo il conseguimento dell’Indipendenza politica delle ex colonie spagnole, con significati diversi a seconda dei contesti ideologici e culturali di provenienza e degli obiettivi specifici. E in ogni caso i viaggiatori si muovono sempre alla ricerca dei codici di cultura europea in base alle esigenze americane di modernità e progresso. Meta privilegiata da tutti è Parigi, ma dalle tappe del viaggio europeo non sono escluse l’Italia e, ovviamente, Roma. Il saggio prende in esame il viaggio a Roma degli scrittori afferenti alla corrente del modernismo ispanoamericano mettendo in evidenza come, attraverso un resoconto che si avvale della forma della cronaca, realizzino un’esperienza odeporica votata all’estetica più che al turismo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.