Per alcuni un genio, per altri un ciarlatano, Giulio Camillo rappresenta il canto del cigno di un umanesimo onnivoro e spregiudicato, prima dei silenzi imposti dalla Controriforma. La sua opera più importante, "L'Idea del Theatro", è uno spaccato su un mondo che la modernità illuministica e positivistica ha cancellato dal nostro orizzonte culturale, ma che oggi si rivela di straordinario fascino: un "ipertesto" ante litteram che esige lettori disposti a cogliere il senso delle immagini scaturite dall'"anima artificiale" del "Theatro" e ad aggiungerne altre, in un gioco di specchi potenzialmente infinito.
Veronesi, V. (2018). La macchina infinita. “L’Idea del Theatro” di Giulio Camillo. ARCHIVIO STORICO CENEDESE, 4, 3-32.
La macchina infinita. “L’Idea del Theatro” di Giulio Camillo
Vanni Veronesi
2018-01-01
Abstract
Per alcuni un genio, per altri un ciarlatano, Giulio Camillo rappresenta il canto del cigno di un umanesimo onnivoro e spregiudicato, prima dei silenzi imposti dalla Controriforma. La sua opera più importante, "L'Idea del Theatro", è uno spaccato su un mondo che la modernità illuministica e positivistica ha cancellato dal nostro orizzonte culturale, ma che oggi si rivela di straordinario fascino: un "ipertesto" ante litteram che esige lettori disposti a cogliere il senso delle immagini scaturite dall'"anima artificiale" del "Theatro" e ad aggiungerne altre, in un gioco di specchi potenzialmente infinito.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.