In the order in question the Court of Cassation rules on the action brought by a worker aimed at obtaining his employer's order to pay him compensation for the damage suffered to his psycho-physical integrity as a consequence of a plurality of oppressive and discriminatory measures implemented against him. The Supreme Court establishes that despite the ascertained non-existence of the configurability of a persecutory intent capable of unifying all the episodes and therefore integrating mobbing conduct, the damage suffered is compensable where some reported behaviors, examined individually but always in causal sequence, although not sharing the same persecutory purpose, can still be considered oppressive and humiliating and, as such, are attributable to the responsibility of the employer, held liable within the limits of the damages attributable to him.

Nell’ordinanza in commento viene sottoposta al vaglio della Corte di Cassazione l’azione promossa da un lavoratore volta a ottenere la condanna del suo datore di lavoro a corrispondergli il risarcimento del danno patito alla propria integrità psico-fisica in conseguenza di una pluralità di atti vessatori e discriminatori posti in essere nei suoi confronti. La Suprema Corte sancisce che pur nella accertata insussistenza della configurabilità di un intento persecutorio idoneo a unificare tutti gli episodi e quindi a integrare una condotta di mobbing, è risarcibile il danno patito dal lavoratore laddove alcuni comportamenti denunciati, esaminati singolarmente ma sempre in sequenza causale, pur non essendo accomunati dal medesimo fine persecutorio, possono essere considerati comunque vessatori e mortificanti e, come tali, siano ascrivibili a responsabilità del datore di lavoro, tenuto a risponderne nei limiti dei danni a lui imputabili.

Lamberti, F. (2018). Il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno patito anche se non risulta provato il mobbing. RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL LAVORO(4), 793-799.

Il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno patito anche se non risulta provato il mobbing

Fabiola Lamberti
2018-01-01

Abstract

In the order in question the Court of Cassation rules on the action brought by a worker aimed at obtaining his employer's order to pay him compensation for the damage suffered to his psycho-physical integrity as a consequence of a plurality of oppressive and discriminatory measures implemented against him. The Supreme Court establishes that despite the ascertained non-existence of the configurability of a persecutory intent capable of unifying all the episodes and therefore integrating mobbing conduct, the damage suffered is compensable where some reported behaviors, examined individually but always in causal sequence, although not sharing the same persecutory purpose, can still be considered oppressive and humiliating and, as such, are attributable to the responsibility of the employer, held liable within the limits of the damages attributable to him.
2018
Nell’ordinanza in commento viene sottoposta al vaglio della Corte di Cassazione l’azione promossa da un lavoratore volta a ottenere la condanna del suo datore di lavoro a corrispondergli il risarcimento del danno patito alla propria integrità psico-fisica in conseguenza di una pluralità di atti vessatori e discriminatori posti in essere nei suoi confronti. La Suprema Corte sancisce che pur nella accertata insussistenza della configurabilità di un intento persecutorio idoneo a unificare tutti gli episodi e quindi a integrare una condotta di mobbing, è risarcibile il danno patito dal lavoratore laddove alcuni comportamenti denunciati, esaminati singolarmente ma sempre in sequenza causale, pur non essendo accomunati dal medesimo fine persecutorio, possono essere considerati comunque vessatori e mortificanti e, come tali, siano ascrivibili a responsabilità del datore di lavoro, tenuto a risponderne nei limiti dei danni a lui imputabili.
Lamberti, F. (2018). Il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno patito anche se non risulta provato il mobbing. RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL LAVORO(4), 793-799.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/419568
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact