Le numerose sfide che hanno segnato le prime decadi del millennio, quali cambiamenti climatici, inquinamento, crescita urbana incontrollata e conseguente consumo di risorse naturali, portano con sé una serie di costi sociali legati all'imponenza dei flussi migratori e ai drammi umanitari a essi collegati, come disoccupazione, carenza di istruzione, di inclusione e di coesione sociale. Tali fenomeni si manifestano con particolare virulenza ai margini delle città, laddove si concentra la maggior parte della popolazione e si creano aspri conflitti sociali. Tale fenomeno è noto come "paradosso urbano" [EUKN, 2014], poiché le medesime città che rappresentano il motore dello sviluppo dei Paesi più avanzati e in corsa per l'emersione sono anche il bacino dell'esclusione sociale che genera disagio, povertà e malessere. La sfida della rigenerazione urbana è quella di combinare la competitività e l'inclusione sociale per accrescere la qualità dell'ambiente naturale e fisico, chiave determinante della qualità della vita e fattore decisivo nell'attrarre attività economiche e imprenditoriali anche nelle aree caratterizzate da potenziali condizioni di marginalità. Su scala mondiale, le città oggi rappresentano anche luogo di povertà estrema, con una escalation del fenomeno nei Paesi in via di sviluppo. Esse costituiscono il polo attrattore di una larga parte della popolazione rurale che si sposta progressivamente verso le periferie, trasformando la povertà estrema e la marginalità sociale da aspetti episodici e residuali nell'ambito del processo di sviluppo, a patologie sociali che ammorbano le urbanizzazioni, in maniera strutturale.
Magaro', A. (a cura di). (2022). Riabitare i quartieri informali di Sogamoso, Colombia. Rehabitar los barrios informales de Sogamoso, Colombia. Conegliano Veneto (TV) : Anteferma Edizioni.
Riabitare i quartieri informali di Sogamoso, Colombia. Rehabitar los barrios informales de Sogamoso, Colombia
Antonio Magaro'Data Curation
2022-01-01
Abstract
Le numerose sfide che hanno segnato le prime decadi del millennio, quali cambiamenti climatici, inquinamento, crescita urbana incontrollata e conseguente consumo di risorse naturali, portano con sé una serie di costi sociali legati all'imponenza dei flussi migratori e ai drammi umanitari a essi collegati, come disoccupazione, carenza di istruzione, di inclusione e di coesione sociale. Tali fenomeni si manifestano con particolare virulenza ai margini delle città, laddove si concentra la maggior parte della popolazione e si creano aspri conflitti sociali. Tale fenomeno è noto come "paradosso urbano" [EUKN, 2014], poiché le medesime città che rappresentano il motore dello sviluppo dei Paesi più avanzati e in corsa per l'emersione sono anche il bacino dell'esclusione sociale che genera disagio, povertà e malessere. La sfida della rigenerazione urbana è quella di combinare la competitività e l'inclusione sociale per accrescere la qualità dell'ambiente naturale e fisico, chiave determinante della qualità della vita e fattore decisivo nell'attrarre attività economiche e imprenditoriali anche nelle aree caratterizzate da potenziali condizioni di marginalità. Su scala mondiale, le città oggi rappresentano anche luogo di povertà estrema, con una escalation del fenomeno nei Paesi in via di sviluppo. Esse costituiscono il polo attrattore di una larga parte della popolazione rurale che si sposta progressivamente verso le periferie, trasformando la povertà estrema e la marginalità sociale da aspetti episodici e residuali nell'ambito del processo di sviluppo, a patologie sociali che ammorbano le urbanizzazioni, in maniera strutturale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.