Martha Schwartz è tra le figure più note e influenti del paesaggismo internazionale. Formatasi alla Scuola d’Arte dell’Università del Michigan e alla Graduate School of Design della Harvard University, ha avviato la sua attività di architetto del paesaggio collaborando con lo studio Sasaki, Walker and Associates (SWA), per poi fondare lo studio Peter Walker/Martha Schwartz Landscape Architects. Nel 1990 dà inizio alle attività dello studio Martha Schwartz Partners, tra i più autorevoli del mondo, per tenore e numero di opere e progetti, con sedi a Boston e Londra. Nei primi decenni della sua carriera, il suo lavoro si impone all’attenzione internazionale per l’iconicità dei progetti, tutti riconoscibili per la verve ironica con cui rivisita alcuni temi ed elementi della tradizione classica del giardino e indaga in modo incisivo e spesso provocatorio i caratteri del paesaggio contemporaneo. Tra le sue opere più note di quel periodo, lo Splice Garden a Cambridge, la Jacob Javitz Square a New York e l’Exchange Square a Manchester. Negli ultimi anni il suo lavoro cambia completamente registro e si concentra sulle conseguenze del cambiamento climatico e delle emergenze ambientali e oggi lo studio MSP ha una posizione molto avanzata nelle sperimentazioni progettuali sui temi della forestazione urbana, della rigenerazione dei suoli, della geoingegneria. Di questo cambiamento, radicale, coraggioso, appassionato, Martha Schwartz racconta con straordinaria generosità e in modo molto franco e aperto in questo incontro organizzato dalla redazione di TOPSCAPE e condotto da Annalisa Metta docente di Architettura del Paesaggio all’Università Roma Tre.

Metta, A. (2021). Verso una nuova stagione: l’architettura del paesaggio planetaria. Conversazione con Martha Schwartz. TOPSCAPE PAYSAGE, 46, 59-62.

Verso una nuova stagione: l’architettura del paesaggio planetaria. Conversazione con Martha Schwartz

annalisa metta
2021-01-01

Abstract

Martha Schwartz è tra le figure più note e influenti del paesaggismo internazionale. Formatasi alla Scuola d’Arte dell’Università del Michigan e alla Graduate School of Design della Harvard University, ha avviato la sua attività di architetto del paesaggio collaborando con lo studio Sasaki, Walker and Associates (SWA), per poi fondare lo studio Peter Walker/Martha Schwartz Landscape Architects. Nel 1990 dà inizio alle attività dello studio Martha Schwartz Partners, tra i più autorevoli del mondo, per tenore e numero di opere e progetti, con sedi a Boston e Londra. Nei primi decenni della sua carriera, il suo lavoro si impone all’attenzione internazionale per l’iconicità dei progetti, tutti riconoscibili per la verve ironica con cui rivisita alcuni temi ed elementi della tradizione classica del giardino e indaga in modo incisivo e spesso provocatorio i caratteri del paesaggio contemporaneo. Tra le sue opere più note di quel periodo, lo Splice Garden a Cambridge, la Jacob Javitz Square a New York e l’Exchange Square a Manchester. Negli ultimi anni il suo lavoro cambia completamente registro e si concentra sulle conseguenze del cambiamento climatico e delle emergenze ambientali e oggi lo studio MSP ha una posizione molto avanzata nelle sperimentazioni progettuali sui temi della forestazione urbana, della rigenerazione dei suoli, della geoingegneria. Di questo cambiamento, radicale, coraggioso, appassionato, Martha Schwartz racconta con straordinaria generosità e in modo molto franco e aperto in questo incontro organizzato dalla redazione di TOPSCAPE e condotto da Annalisa Metta docente di Architettura del Paesaggio all’Università Roma Tre.
2021
Metta, A. (2021). Verso una nuova stagione: l’architettura del paesaggio planetaria. Conversazione con Martha Schwartz. TOPSCAPE PAYSAGE, 46, 59-62.
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