La sensazione prevalente, visitando la 17. Biennale di Architettura di Venezia, è un costante senso di contrizione. Non c'è palingenesi, né immaginazione, piuttosto un sottile e tagliente spirito punitivo nei confronti di noi esseri umani che non siamo stati in grado di proteggerci da ciò che abbiamo desiderato, stupendoci di fronte alle nostre catastrofi e ai nostri fallimenti. Soprattutto, c'è un disarmo del progetto, che sembra incapace di offrire scenari configurativi. L'attenzione ricorrente per i luoghi della natura estrema, dagli oceani ai continenti polari, sulle narrazioni geografiche planetarie, e sulle materie prime, come suolo, acqua, neve, al di fuori di qualsiasi ipotesi progettuale, avvalora questa lettura. La natura sembra il messia mondano dell'Antropocene a cui affidare la responsabilità di trovare soluzioni. Tra le poche eccezioni, il padiglione israeliano ricorda il dovere del progetto e dimostra, attraverso la storia problematica della costruzione della terra promessa, l'operatività del paesaggio e della sua progettazione.

Metta, A. (2021). Terra Promessa. RASSEGNA DI ARCHITETTURA E URBANISTICA, 164, 16-24.

Terra Promessa

annalisa metta
2021-01-01

Abstract

La sensazione prevalente, visitando la 17. Biennale di Architettura di Venezia, è un costante senso di contrizione. Non c'è palingenesi, né immaginazione, piuttosto un sottile e tagliente spirito punitivo nei confronti di noi esseri umani che non siamo stati in grado di proteggerci da ciò che abbiamo desiderato, stupendoci di fronte alle nostre catastrofi e ai nostri fallimenti. Soprattutto, c'è un disarmo del progetto, che sembra incapace di offrire scenari configurativi. L'attenzione ricorrente per i luoghi della natura estrema, dagli oceani ai continenti polari, sulle narrazioni geografiche planetarie, e sulle materie prime, come suolo, acqua, neve, al di fuori di qualsiasi ipotesi progettuale, avvalora questa lettura. La natura sembra il messia mondano dell'Antropocene a cui affidare la responsabilità di trovare soluzioni. Tra le poche eccezioni, il padiglione israeliano ricorda il dovere del progetto e dimostra, attraverso la storia problematica della costruzione della terra promessa, l'operatività del paesaggio e della sua progettazione.
2021
Metta, A. (2021). Terra Promessa. RASSEGNA DI ARCHITETTURA E URBANISTICA, 164, 16-24.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/422981
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact