Questo saggio - preparato in occasione di un numero monografico della rivista dedicato alle "Facciate parlanti" - propone la prima indagine monografica di palazzo Bevilacqua a Ferrara, ricostruendone la storia e il significato, con particolare riferimento alla fase costruttiva che coincide con la committenza del cardinale Bonifacio Bevilacqua, figura vicina a Clemente VIII. Caratterizzata dalla presenza di otto epigrafi con motti in latino, la facciata dell'edificio presenta una decorazione con bassorilievi (armi, trofei, panoplie), che intercetta gli stimoli offerti dalla vivace cultura antiquaria della città negli anni successivi alla morte di Pirro Ligorio, antiquario ducale (morto nel 1583). Nel testo, viene compiuta una accurata disamina dei documenti relativi all'edificio, su cui si fonda la ricostruzione dell'impianto originario del palazzo, precedente alle trasformazioni settecentesche. Attraverso l'esame della decorazione e del contenuto dei motti, si propone infine un'interpretazione del progetto in relazione alla committenza, nel contesto della crisi politica, religiosa e culturale della fine del XVI secolo.
Mattei, F. (2022). Epigrafi, armi, trofei. Il palazzo del cardinale Bonifacio Bevilacqua a Ferrara (1601). OPUS INCERTUM, 8, 96-107.
Epigrafi, armi, trofei. Il palazzo del cardinale Bonifacio Bevilacqua a Ferrara (1601)
francesca mattei
2022-01-01
Abstract
Questo saggio - preparato in occasione di un numero monografico della rivista dedicato alle "Facciate parlanti" - propone la prima indagine monografica di palazzo Bevilacqua a Ferrara, ricostruendone la storia e il significato, con particolare riferimento alla fase costruttiva che coincide con la committenza del cardinale Bonifacio Bevilacqua, figura vicina a Clemente VIII. Caratterizzata dalla presenza di otto epigrafi con motti in latino, la facciata dell'edificio presenta una decorazione con bassorilievi (armi, trofei, panoplie), che intercetta gli stimoli offerti dalla vivace cultura antiquaria della città negli anni successivi alla morte di Pirro Ligorio, antiquario ducale (morto nel 1583). Nel testo, viene compiuta una accurata disamina dei documenti relativi all'edificio, su cui si fonda la ricostruzione dell'impianto originario del palazzo, precedente alle trasformazioni settecentesche. Attraverso l'esame della decorazione e del contenuto dei motti, si propone infine un'interpretazione del progetto in relazione alla committenza, nel contesto della crisi politica, religiosa e culturale della fine del XVI secolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.