Afro-American literature has suffered a long-lasting exclusion from the theoretical discourse by those in charge of shaping the canon in US literature. This is the result of the biased conviction that no theoretical approach was necessary to deal with a literary output whose main fault lay in its imitative attitude towards the canonical works of Western literature. In this article, the author points out the typical forms of literary theory envisioned by Afro-American writers and essayists in the blending of oral and written components, detectable as a divide from white Western production. In order to comply with the task, the article is focused on a new reading of The Signifying Monkey by Henry Gates, jr., fostered by the recent publication of the first translation in Italian. By recognizing the theoretical relevance of black studies, Gates’ book implemented the academic position of black studies, mostly through the agency of a close reading of literary texts. As suggested by Gates’ interdisciplinary approach, the author of this article examines other, and more recent, manifestations of the rhetorical powers exhibited in Afro-American works, covering cinema and trans- medial occurrences in the contemporary black novel.

La letteratura afroamericana ha subito un lungo periodo di ostracismo teorico da parte di chi aveva la facoltà di articolare il discorso canonico in ambito statunitense, come se non ci fosse il bisogno di un approccio teorico per espressioni letterarie e culturali che venivano considerate come puramente imitative di quelle occidentali e canoniche. Nell’articolo l’autore prende in considerazione le forme peculiari che la teoria letteraria afroamericana ha saputo comporre a partire dai testi nei quali era implicitamente utilizzata, segnando nella componente dell’oralità lo scarto più evidente da quella bianca e occidentale. Per farlo, si ricorre alla disamina di un testo critico, La scimmia retorica di Henry Gates, jr., di cui viene qui proposta una rilettura, in concomitanza con la sua prima versione italiana, che ne illustra il contributo al riconoscimento accademico dei cosiddetti black studies. Un riconoscimento che avviene soprattutto grazie alle letture analitiche e ravvicinate dei testi letterari nei quali Gates individua le premesse del suo percorso teorico ma che oggi può aver maggior senso riscontrare anche in altri prodotti culturali, come il cinema, e le inedite contaminazioni tra musica e letteratura di cui vive il romanzo afroamericano contemporaneo.

Maggitti, V. (2021). Retoriche e linguaggi della critica letteraria afroamericana: appunti sulla ‘legacy' della Signifying Monkey di Henry Gates, jr.. ACOMA, 21 nuova serie, 165-175.

Retoriche e linguaggi della critica letteraria afroamericana: appunti sulla ‘legacy' della Signifying Monkey di Henry Gates, jr..

Vincenzo Maggitti
2021-01-01

Abstract

Afro-American literature has suffered a long-lasting exclusion from the theoretical discourse by those in charge of shaping the canon in US literature. This is the result of the biased conviction that no theoretical approach was necessary to deal with a literary output whose main fault lay in its imitative attitude towards the canonical works of Western literature. In this article, the author points out the typical forms of literary theory envisioned by Afro-American writers and essayists in the blending of oral and written components, detectable as a divide from white Western production. In order to comply with the task, the article is focused on a new reading of The Signifying Monkey by Henry Gates, jr., fostered by the recent publication of the first translation in Italian. By recognizing the theoretical relevance of black studies, Gates’ book implemented the academic position of black studies, mostly through the agency of a close reading of literary texts. As suggested by Gates’ interdisciplinary approach, the author of this article examines other, and more recent, manifestations of the rhetorical powers exhibited in Afro-American works, covering cinema and trans- medial occurrences in the contemporary black novel.
2021
La letteratura afroamericana ha subito un lungo periodo di ostracismo teorico da parte di chi aveva la facoltà di articolare il discorso canonico in ambito statunitense, come se non ci fosse il bisogno di un approccio teorico per espressioni letterarie e culturali che venivano considerate come puramente imitative di quelle occidentali e canoniche. Nell’articolo l’autore prende in considerazione le forme peculiari che la teoria letteraria afroamericana ha saputo comporre a partire dai testi nei quali era implicitamente utilizzata, segnando nella componente dell’oralità lo scarto più evidente da quella bianca e occidentale. Per farlo, si ricorre alla disamina di un testo critico, La scimmia retorica di Henry Gates, jr., di cui viene qui proposta una rilettura, in concomitanza con la sua prima versione italiana, che ne illustra il contributo al riconoscimento accademico dei cosiddetti black studies. Un riconoscimento che avviene soprattutto grazie alle letture analitiche e ravvicinate dei testi letterari nei quali Gates individua le premesse del suo percorso teorico ma che oggi può aver maggior senso riscontrare anche in altri prodotti culturali, come il cinema, e le inedite contaminazioni tra musica e letteratura di cui vive il romanzo afroamericano contemporaneo.
Maggitti, V. (2021). Retoriche e linguaggi della critica letteraria afroamericana: appunti sulla ‘legacy' della Signifying Monkey di Henry Gates, jr.. ACOMA, 21 nuova serie, 165-175.
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