Già prima che le Sezioni Unite della Cassazione intervenissero autorevolmente sulla questione del danno non patrimoniale da inadempimento, appariva chiara la necessità di una tassonomia che aiutasse a discernere, all’interno di una casistica niente affatto omogenea, fra profili giuridici che rinviano a ordini di problemi diversi. L'Autrice sostiene che l’esplosione del tema dei danni contrattuali non patrimoniali non possa essere adeguatamente compresa senza prendere in considerazione almeno due fatti recenti, il cui manifestarsi incide fortemente sul diritto dei contratti, innovandolo. Un primo fattore sta nell’enorme espansione del mercato, e dunque dello strumento contrattuale, rispetto ad aree che gli erano, ancora qualche decennio orsono, estranee. In secondo luogo, la regolare risarcibilità delle conseguenze non patrimoniali dell’inadempimento è perfettamente coerente con la politica dell’Unione Europea e, più specificamente, con l’obiettivo, sistematicamente perseguito dal diritto di matrice europea e comunitaria, di aumentare la fiducia nei mercati di tutti gli attori economici, e dei consumatori in primo luogo.
Marella, M.R. (2013). Struttura dell'obbligazione e analisi rimediale nei danni non patrimoniali da inadempimento. RIVISTA CRITICA DEL DIRITTO PRIVATO, XXXI(1), 35-57.
Struttura dell'obbligazione e analisi rimediale nei danni non patrimoniali da inadempimento
MARELLA, Maria Rosaria
2013-01-01
Abstract
Già prima che le Sezioni Unite della Cassazione intervenissero autorevolmente sulla questione del danno non patrimoniale da inadempimento, appariva chiara la necessità di una tassonomia che aiutasse a discernere, all’interno di una casistica niente affatto omogenea, fra profili giuridici che rinviano a ordini di problemi diversi. L'Autrice sostiene che l’esplosione del tema dei danni contrattuali non patrimoniali non possa essere adeguatamente compresa senza prendere in considerazione almeno due fatti recenti, il cui manifestarsi incide fortemente sul diritto dei contratti, innovandolo. Un primo fattore sta nell’enorme espansione del mercato, e dunque dello strumento contrattuale, rispetto ad aree che gli erano, ancora qualche decennio orsono, estranee. In secondo luogo, la regolare risarcibilità delle conseguenze non patrimoniali dell’inadempimento è perfettamente coerente con la politica dell’Unione Europea e, più specificamente, con l’obiettivo, sistematicamente perseguito dal diritto di matrice europea e comunitaria, di aumentare la fiducia nei mercati di tutti gli attori economici, e dei consumatori in primo luogo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.