Gianni Rodari marked a key turning point in the history of children’s literature. His unyielding commitment to promoting among children not only a high-quality literature dedicated to them, but also an active involvement in playing with language should not be forgotten. Since then, many children’s poets have committed themselves by opening the doors of their creative workshop to children.

Gianni Rodari ha impresso una svolta epocale nella storia della letteratura per l’infanzia su molti fronti: linguistico, stilistico, contenutistico, concettuale. Del suo contributo non va dimenticato, tuttavia, l’impegno militante volto a promuovere tra i bambini non soltanto una letteratura qualitativamente alta loro dedicata, ma anche un coinvolgimento attivo nel giocare con il linguaggio con l’obiettivo di estendere “tutti gli usi della parola a tutti”. Vi è, in questo motto dal “suono democratico”, un progetto pedagogico di formazione umana che riconosce la centralità della parola nel percorso di crescita e di emancipazione individuale e al tempo stesso conferisce dignità alla letteratura e alla poesia dei più piccoli. Ciò nella duplice accezione di poesia rivolta ai bambini e di poesia scritta dai bambini. Ne deriva che leggere e fare poesia possono diventare due esperienze parallele, che Rodari promuove e documenta nei suoi scritti a partire dagli incontri con i bambini e la “Fantastica”. Da allora, e senz’altro sotto l’impulso della Grammatica della fantasia e degli Esercizi, molti poeti per l’infanzia si sono impegnati aprendo le porte della loro officina creativa ai bambini: si pensi al Calicanto di Roberto Piumini, al “fomento della poesia” di Chiara Carminati, oppure agli esercizi dadaisti di Silvia Vecchini, ma anche al lavoro significativo di Bernard Friot che da Oltralpe, e attraverso molteplici forme, diffonde poesia tra i più giovani sensibilizzandone la fruizione e l’espressione più autentica. Il contributo intende tracciare questo percorso, nella cui pregnanza formativa si riflette anche un’idea rinnovata di poesia di qualità artistica ed estetica capace di interpretare efficacemente la sensibilità infantile.

Lepri, C. (2022). Officina poesia. L’impegno dei poeti per l’infanzia nel “dare la parola” da Gianni Rodari a Bernard Friot. RASSEGNA DI PEDAGOGIA, LXXX(3-4), 301-315.

Officina poesia. L’impegno dei poeti per l’infanzia nel “dare la parola” da Gianni Rodari a Bernard Friot

Chiara Lepri
2022-01-01

Abstract

Gianni Rodari marked a key turning point in the history of children’s literature. His unyielding commitment to promoting among children not only a high-quality literature dedicated to them, but also an active involvement in playing with language should not be forgotten. Since then, many children’s poets have committed themselves by opening the doors of their creative workshop to children.
2022
Gianni Rodari ha impresso una svolta epocale nella storia della letteratura per l’infanzia su molti fronti: linguistico, stilistico, contenutistico, concettuale. Del suo contributo non va dimenticato, tuttavia, l’impegno militante volto a promuovere tra i bambini non soltanto una letteratura qualitativamente alta loro dedicata, ma anche un coinvolgimento attivo nel giocare con il linguaggio con l’obiettivo di estendere “tutti gli usi della parola a tutti”. Vi è, in questo motto dal “suono democratico”, un progetto pedagogico di formazione umana che riconosce la centralità della parola nel percorso di crescita e di emancipazione individuale e al tempo stesso conferisce dignità alla letteratura e alla poesia dei più piccoli. Ciò nella duplice accezione di poesia rivolta ai bambini e di poesia scritta dai bambini. Ne deriva che leggere e fare poesia possono diventare due esperienze parallele, che Rodari promuove e documenta nei suoi scritti a partire dagli incontri con i bambini e la “Fantastica”. Da allora, e senz’altro sotto l’impulso della Grammatica della fantasia e degli Esercizi, molti poeti per l’infanzia si sono impegnati aprendo le porte della loro officina creativa ai bambini: si pensi al Calicanto di Roberto Piumini, al “fomento della poesia” di Chiara Carminati, oppure agli esercizi dadaisti di Silvia Vecchini, ma anche al lavoro significativo di Bernard Friot che da Oltralpe, e attraverso molteplici forme, diffonde poesia tra i più giovani sensibilizzandone la fruizione e l’espressione più autentica. Il contributo intende tracciare questo percorso, nella cui pregnanza formativa si riflette anche un’idea rinnovata di poesia di qualità artistica ed estetica capace di interpretare efficacemente la sensibilità infantile.
Lepri, C. (2022). Officina poesia. L’impegno dei poeti per l’infanzia nel “dare la parola” da Gianni Rodari a Bernard Friot. RASSEGNA DI PEDAGOGIA, LXXX(3-4), 301-315.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/436073
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