Il restauro di beni culturali in Italia – a più di cinquanta anni dalla Commissione Franceschini – sta subendo un profondo e radicale mutamento che interessa tanto i metodi di intervento quanto il riconoscimento della professione di restauratore di Beni culturali. Proprio in questo contesto la vicenda del restauro del Cenacolo vinciano nel secondo dopoguerra sembra utile a richiamare aspetti della storia del restauro su cui avviare nuove riflessioni.

Cecchini, S. (2021). Nota del curatore. ACME, 73, 165-168 [10.13130/2282-0035/15691].

Nota del curatore

Silvia Cecchini
2021-01-01

Abstract

Il restauro di beni culturali in Italia – a più di cinquanta anni dalla Commissione Franceschini – sta subendo un profondo e radicale mutamento che interessa tanto i metodi di intervento quanto il riconoscimento della professione di restauratore di Beni culturali. Proprio in questo contesto la vicenda del restauro del Cenacolo vinciano nel secondo dopoguerra sembra utile a richiamare aspetti della storia del restauro su cui avviare nuove riflessioni.
2021
Cecchini, S. (2021). Nota del curatore. ACME, 73, 165-168 [10.13130/2282-0035/15691].
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/439168
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