Questo contributo analizza l’applicazione di metodologie educative legate al patrimonio culturale basate su soluzioni tecnologiche come realtà aumentata, realtà virtuale o ambienti ibridi per creare percorsi universitari innovativi al fine di promuovere lo sviluppo di conoscenze e competenze trasversali; inoltre, approfondisce l’efficacia dei lavori di gruppo all’interno dei percorsi educativi e come la formazione di questi gruppi basata sull’analisi di variabili psicometriche possa influenzarne l’impatto sugli studenti. Attraverso l’analisi dei dati provenienti dal corso di metodologia della ricerca educativa presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Educazione e Scienze Umani nelle annualità 2021-2022 e 2022-2023, verrà mostrato come i partecipanti alla sperimentazione, che ha compreso la formazione di gruppi di lavoro omogenei per la prima annualità ed eterogenei per la seconda e la partecipazione ai percorsi educativi innovativi, abbiano mostrato un netto incremento delle loro competenze trasversali e in particolar modo delle 4C (Comunicazione, Collaborazione, Pensiero critico e Creatività) (Bialik, 2015); inoltre verrà analizzato nel dettaglio il modello utilizzato per la creazione dei gruppi, nello specifico il Big-Five (Chi, 2022) e l’algoritmo K-Means usato per l’individuazione dei cluster di utenti per le diverse annualità (Gultom et al., 2018).
DE MEDIO, C. (2023). Percorsi educativi tecnologici per lo sviluppo di competenze trasversali attraverso l’educazione al patrimonio culturale. In Antonella Poce (a cura di), Studi Empirici di Educazione Museale (pp. 117-128). Napoli : Edizioni Scientifiche Italiane S.p.A..
Percorsi educativi tecnologici per lo sviluppo di competenze trasversali attraverso l’educazione al patrimonio culturale
Carlo De Medio
2023-01-01
Abstract
Questo contributo analizza l’applicazione di metodologie educative legate al patrimonio culturale basate su soluzioni tecnologiche come realtà aumentata, realtà virtuale o ambienti ibridi per creare percorsi universitari innovativi al fine di promuovere lo sviluppo di conoscenze e competenze trasversali; inoltre, approfondisce l’efficacia dei lavori di gruppo all’interno dei percorsi educativi e come la formazione di questi gruppi basata sull’analisi di variabili psicometriche possa influenzarne l’impatto sugli studenti. Attraverso l’analisi dei dati provenienti dal corso di metodologia della ricerca educativa presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Educazione e Scienze Umani nelle annualità 2021-2022 e 2022-2023, verrà mostrato come i partecipanti alla sperimentazione, che ha compreso la formazione di gruppi di lavoro omogenei per la prima annualità ed eterogenei per la seconda e la partecipazione ai percorsi educativi innovativi, abbiano mostrato un netto incremento delle loro competenze trasversali e in particolar modo delle 4C (Comunicazione, Collaborazione, Pensiero critico e Creatività) (Bialik, 2015); inoltre verrà analizzato nel dettaglio il modello utilizzato per la creazione dei gruppi, nello specifico il Big-Five (Chi, 2022) e l’algoritmo K-Means usato per l’individuazione dei cluster di utenti per le diverse annualità (Gultom et al., 2018).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.