Colonialismo e Chiesa cattolica durante la dittatura di Salazar (1940-1954)

The opening of the archives of Pius XII sheds new light on a fundamental issue for the contemporary Church as the challenge posed by the decolonization and by the transformation of the missionary experience due to the decline of colonial Europe. The present article traces the role of the Church within the ideological/political framework of the Portuguese Estado novo that turns out as particularly useful case-study to elucidate the ambiguities and contradictions of Roman Catholicism regarding the topic of colonisation. This article so analyses the consequences of the 1940 Missionary Agreement headed for consolidating the repressive Portuguese regime in the colonies as well as in the mother country as well as the testimonies of religious dissent which contributed to questioning the legitimacy of the Romano-centric missionary model.

L'apertura degli archivi di Pio XII getta nuova luce su una questione fondamentale per Chiesa contemporanea quale la sfida posta dalla decolonizzazione e dalla trasformazione dell'esperienza missionaria dettata dal declino dell'Europa coloniale. Il presente contributo ricostruisce il ruolo della Chiesa cattolica nel contesto politico/ideologico dell'Estado novo portoghese, che si rivela un caso di studio particolarmente utile per chiarire le ambiguità e le contraddizioni del cattolicesimo romano rispetto al colonialismo. Il saggio analizza quindi le conseguenze dell'Accordo Missionario del 1940, diretto a consolidare il regime repressivo portoghese sia nelle colonie che nella madrepatria, ma anche le testimonianze di dissenso religioso che iniziarono a mettere in discussione la legittimità del modello missionario romanocentrico.