L’esperienza di ricerca fatta con l’Atlante del COVID-19 in Italia, in particolare con il caso di studio sul Lazio, ha fatto emergere la volontà di un approfondimento geostorico sull’incidenza delle malattie nelle vicende dell’umanità nel corso dei secoli. Fin dalle epoche dominate da grandi imperi e strutturate reti di comunicazione, a mettersi in viaggio insieme alle persone sono stati virus e batteri. Prima fra i continenti del Vecchio Mondo, poi superando gli oceani verso i Nuovi Mondi, i contagi hanno assunto dimensioni globali. Proporzioni che, oggi, sono rese ancor più evidenti dalla velocità degli spostamenti e dalla propagazione dei fenomeni in un pianeta popolato da otto miliardi di persone che premono sugli ecosistemi naturali. Le fonti storiche rivelano che, a varie scale, le malattie hanno da sempre indotto forti reazioni sociali e territoriali. Le “pestilenze” hanno lasciato un apparato di saperi, usi e credenze che, osservati oggi, ci fanno scoprire come molte delle risposte anelate all’emergere e al conclamarsi della nuova pandemia esistessero già. Mostrano nel contempo come la rimozione del pericolo, connessa con il non volere vederlo, sia una risposta umana ricorrente. Dagli esempi indagati emergono reiterati comportamenti contraddittori e forieri di effetti negativi, dal ricorso a vecchi riti e credenze al rifiuto di cautele e conoscenze sanitarie acquisite, messi in atto sia dalla popolazione che dalle autorità, che ricordano il recente passato velocemente dimenticato.

D'Ascenzo, A. (2023). Virus in viaggio, tra scoperte, reazioni, acquisizioni e rimozioni. GEOSTORIE, XXXI(2), 127-160.

Virus in viaggio, tra scoperte, reazioni, acquisizioni e rimozioni

Annalisa D'Ascenzo
Investigation
2023-01-01

Abstract

L’esperienza di ricerca fatta con l’Atlante del COVID-19 in Italia, in particolare con il caso di studio sul Lazio, ha fatto emergere la volontà di un approfondimento geostorico sull’incidenza delle malattie nelle vicende dell’umanità nel corso dei secoli. Fin dalle epoche dominate da grandi imperi e strutturate reti di comunicazione, a mettersi in viaggio insieme alle persone sono stati virus e batteri. Prima fra i continenti del Vecchio Mondo, poi superando gli oceani verso i Nuovi Mondi, i contagi hanno assunto dimensioni globali. Proporzioni che, oggi, sono rese ancor più evidenti dalla velocità degli spostamenti e dalla propagazione dei fenomeni in un pianeta popolato da otto miliardi di persone che premono sugli ecosistemi naturali. Le fonti storiche rivelano che, a varie scale, le malattie hanno da sempre indotto forti reazioni sociali e territoriali. Le “pestilenze” hanno lasciato un apparato di saperi, usi e credenze che, osservati oggi, ci fanno scoprire come molte delle risposte anelate all’emergere e al conclamarsi della nuova pandemia esistessero già. Mostrano nel contempo come la rimozione del pericolo, connessa con il non volere vederlo, sia una risposta umana ricorrente. Dagli esempi indagati emergono reiterati comportamenti contraddittori e forieri di effetti negativi, dal ricorso a vecchi riti e credenze al rifiuto di cautele e conoscenze sanitarie acquisite, messi in atto sia dalla popolazione che dalle autorità, che ricordano il recente passato velocemente dimenticato.
2023
D'Ascenzo, A. (2023). Virus in viaggio, tra scoperte, reazioni, acquisizioni e rimozioni. GEOSTORIE, XXXI(2), 127-160.
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