In the migrant’s path to social inclusion, learning the Second Language (SL) is a fundamental step and the educational environments can represent heterogeneous ideological spaces for the emergence of multivocal narratives (Chakrabarty, 2004). SL education can reproduce colonial relations, determining forms of subordinate integration based on the social structural asymmetries and that finds one of the regulatory principles in the category of race (Fanon, 1961). At the same time, SL education can promote an intercultural and problem posing education (Freire, 2018), committed to deconstructing these relationships with Otherness. This contribution deals with some aspects of broader doctoral research, relating to the topic of SL and the inclusiveness, or marginalisation, of educational action. The qualitative investigation was carried out in the city of Rome through 60 semi-structured interviews. What emerged is that the different perception of the SL influences the migrant’s path to social inclusion as learning can respond to social and emancipatory needs, but also to needs linked to the socio-economic dimension and the fulfillment of regulatory requirements, leading to a risk of social exclusion.

Nel percorso di inclusione sociale del migrante l’apprendimento della Lingua Seconda (L2) è un passaggio fondamentale e i luoghi dell’apprendimento possono rappresentare spazi ideologici eterogenei adatti per l’emersione di narrative multivocali (Chakrabarty, 2004). L’educazione della L2 può riprodurre relazioni coloniali, determinando forme di integrazione subordinata sulla base di asimmetrie strutturali presenti nella società e fondate su un ordine che ritrova nella categoria razza uno dei princìpi regolatori (Fanon, 1961). Al contempo, i luoghi dell’apprendimento possono diventare promotori di un’educazione interculturale e problematizzante (Freire, 2018) che si impegni nella decostruzione di queste relazioni con l’Alterità. Il presente contributo tratta alcuni aspetti di una ricerca dottorale più ampia, inerenti il tema della L2 e l’inclusività, o meno, dell’azione educativa. L’indagine qualitativa è stata realizzata nella città di Roma tramite 60 interviste semistrutturate e da cui è emerso che la differente percezione della L2 influisce sul percorso di inclusione sociale del migrante in quanto l’apprendimento può rispondere a bisogni sociali ed emancipativi, ma anche a bisogni legati alla dimensione socioeconomica e all’assolvimento di istanze normative, portando a un maggiore rischio di esclusione sociale.

Bulgarelli, A. (2023). Lingua Seconda tra emarginazione e inclusione sociale. Indagine qualitativa sui servizi di formazione L2 e sui bisogni di inclusione sociale dei migranti, una lettura interculturale e postcoloniale. EDUCAZIONE INTERCULTURALE, 21(2), 113-124 [10.6092/issn.2420-8175/16623].

Lingua Seconda tra emarginazione e inclusione sociale. Indagine qualitativa sui servizi di formazione L2 e sui bisogni di inclusione sociale dei migranti, una lettura interculturale e postcoloniale

Aurora Bulgarelli
2023-01-01

Abstract

In the migrant’s path to social inclusion, learning the Second Language (SL) is a fundamental step and the educational environments can represent heterogeneous ideological spaces for the emergence of multivocal narratives (Chakrabarty, 2004). SL education can reproduce colonial relations, determining forms of subordinate integration based on the social structural asymmetries and that finds one of the regulatory principles in the category of race (Fanon, 1961). At the same time, SL education can promote an intercultural and problem posing education (Freire, 2018), committed to deconstructing these relationships with Otherness. This contribution deals with some aspects of broader doctoral research, relating to the topic of SL and the inclusiveness, or marginalisation, of educational action. The qualitative investigation was carried out in the city of Rome through 60 semi-structured interviews. What emerged is that the different perception of the SL influences the migrant’s path to social inclusion as learning can respond to social and emancipatory needs, but also to needs linked to the socio-economic dimension and the fulfillment of regulatory requirements, leading to a risk of social exclusion.
2023
Nel percorso di inclusione sociale del migrante l’apprendimento della Lingua Seconda (L2) è un passaggio fondamentale e i luoghi dell’apprendimento possono rappresentare spazi ideologici eterogenei adatti per l’emersione di narrative multivocali (Chakrabarty, 2004). L’educazione della L2 può riprodurre relazioni coloniali, determinando forme di integrazione subordinata sulla base di asimmetrie strutturali presenti nella società e fondate su un ordine che ritrova nella categoria razza uno dei princìpi regolatori (Fanon, 1961). Al contempo, i luoghi dell’apprendimento possono diventare promotori di un’educazione interculturale e problematizzante (Freire, 2018) che si impegni nella decostruzione di queste relazioni con l’Alterità. Il presente contributo tratta alcuni aspetti di una ricerca dottorale più ampia, inerenti il tema della L2 e l’inclusività, o meno, dell’azione educativa. L’indagine qualitativa è stata realizzata nella città di Roma tramite 60 interviste semistrutturate e da cui è emerso che la differente percezione della L2 influisce sul percorso di inclusione sociale del migrante in quanto l’apprendimento può rispondere a bisogni sociali ed emancipativi, ma anche a bisogni legati alla dimensione socioeconomica e all’assolvimento di istanze normative, portando a un maggiore rischio di esclusione sociale.
Bulgarelli, A. (2023). Lingua Seconda tra emarginazione e inclusione sociale. Indagine qualitativa sui servizi di formazione L2 e sui bisogni di inclusione sociale dei migranti, una lettura interculturale e postcoloniale. EDUCAZIONE INTERCULTURALE, 21(2), 113-124 [10.6092/issn.2420-8175/16623].
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