Le immagini di città si devono confrontare con un organismo complesso che muta nel tempo, possono prendere forma sui fogli di carta o nello spazio digitale, ma anche diventare immagini mentali che popolano il nostro pensiero e condizionano la percezione che abbiamo della città stessa. Ogni immagine restituisce lo sguardo del suo Autore ed è accolta dallo sguardo dell’osservatore: così come il linguaggio grafico muta a seconda del contesto cui appartiene l’Autore, allo stesso modo muta la capacità di vedere le immagini.La realizzazione di una piattaforma digitale consente di valorizzare il patrimonio iconografico che appartiene a una città: visualizzan-do le immagini in una sequenza diacronica e sincronica se ne comprende il registro comunicativo e le si restituisce come parti di un racconto unitario. Si ipotizza che, attraverso la partecipazione degli utenti alla implementazione della piattaforma e alla sua interro-gazione, sia possibile generare un inedito testo figurato composito della città che diventi una macchina per pensare alla maniera del Bilderatlas Mnemosyne.Gli utenti contribuiranno a scrivere un racconto, narrato simultaneamente da diversi punti di vista, che avrà come soggetto le trasfor-mazioni urbane e l’evoluzione dell’immagine ideale che la città restituisce di sé. In questo modo, l’utente diventerà contemporanea-mente Lettore e Scrittore della storia, sarà stimolato in nuove e originali associazioni mentali e con esse darà forma a nuovi racconti sulla città.

Ceracchi, M., Ippoliti, E., Spadafora, G. (2023). Ritratto/i di città. Verso un Bilderatlas per generare testi figurati compositi inediti. DISEGNO, Punti di vista dall'alto, 31-44 [10.26375/disegno.12.2023.6].

Ritratto/i di città. Verso un Bilderatlas per generare testi figurati compositi inediti

Michela Ceracchi;Giovanna Spadafora
2023-01-01

Abstract

Le immagini di città si devono confrontare con un organismo complesso che muta nel tempo, possono prendere forma sui fogli di carta o nello spazio digitale, ma anche diventare immagini mentali che popolano il nostro pensiero e condizionano la percezione che abbiamo della città stessa. Ogni immagine restituisce lo sguardo del suo Autore ed è accolta dallo sguardo dell’osservatore: così come il linguaggio grafico muta a seconda del contesto cui appartiene l’Autore, allo stesso modo muta la capacità di vedere le immagini.La realizzazione di una piattaforma digitale consente di valorizzare il patrimonio iconografico che appartiene a una città: visualizzan-do le immagini in una sequenza diacronica e sincronica se ne comprende il registro comunicativo e le si restituisce come parti di un racconto unitario. Si ipotizza che, attraverso la partecipazione degli utenti alla implementazione della piattaforma e alla sua interro-gazione, sia possibile generare un inedito testo figurato composito della città che diventi una macchina per pensare alla maniera del Bilderatlas Mnemosyne.Gli utenti contribuiranno a scrivere un racconto, narrato simultaneamente da diversi punti di vista, che avrà come soggetto le trasfor-mazioni urbane e l’evoluzione dell’immagine ideale che la città restituisce di sé. In questo modo, l’utente diventerà contemporanea-mente Lettore e Scrittore della storia, sarà stimolato in nuove e originali associazioni mentali e con esse darà forma a nuovi racconti sulla città.
2023
Ceracchi, M., Ippoliti, E., Spadafora, G. (2023). Ritratto/i di città. Verso un Bilderatlas per generare testi figurati compositi inediti. DISEGNO, Punti di vista dall'alto, 31-44 [10.26375/disegno.12.2023.6].
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