Il contributo si propone di verificare se, ed eventualmente in che misura, il d. lgs. n. 14 del 2019 abbia realizzato l’obiettivo della “armonizzazione” tra la disciplina della crisi d’impresa e dell’insolvenza e la disciplina lavoristica del trasferimento d’azienda. La valutazione cui l’a. perviene è prevalentemente negativa. In particolare, per quanto riguarda le disposizioni che incidono sulla procedura sindacale del trasferimento d’azienda, viene evidenziato sia un profilo di contrasto con la direttiva 2001/23, sia, comunque, una mancanza di coordinamento con le altre disposizioni che regolano l’ordinario svolgimento della procedura stessa. Per quanto riguarda, poi, la distinzione tra procedure di carattere conservativo e procedure di carattere liquidatorio, l’a. rileva, dapprima, come le difficoltà del coordinamento tra il diritto interno e quello europeo derivino in buona parte dell’insufficiente chiarezza della giurisprudenza più risalente della Corte di Giustizia. Muovendo da tale analisi, l’a. formula una proposta diretta ad agevolare l’opera dell’interprete, trovandone l’avallo nella più recente sentenza resa dalla stessa Corte. Infine, il contributo si sofferma sulla problematica nozione delle “condizioni di lavoro” che, nell’ambito delle procedure di carattere conservativo, sono “modificabili” da parte dell’accordo sindacale. Al riguardo, l’impegno dell’a. è rivolto ad elaborare il criterio giuridico sulla base del quale possa essere individuata la linea di demarcazione tra condizioni disponibili e non disponibili dall’autonomia collettiva.

Proia, G. (2023). Crisi d’impresa e trasferimento d’azienda: è vera “armonizzazione”?. ADL. ARGOMENTI DI DIRITTO DEL LAVORO(6), 1124-1143.

Crisi d’impresa e trasferimento d’azienda: è vera “armonizzazione”?

Giampiero Proia
2023-01-01

Abstract

Il contributo si propone di verificare se, ed eventualmente in che misura, il d. lgs. n. 14 del 2019 abbia realizzato l’obiettivo della “armonizzazione” tra la disciplina della crisi d’impresa e dell’insolvenza e la disciplina lavoristica del trasferimento d’azienda. La valutazione cui l’a. perviene è prevalentemente negativa. In particolare, per quanto riguarda le disposizioni che incidono sulla procedura sindacale del trasferimento d’azienda, viene evidenziato sia un profilo di contrasto con la direttiva 2001/23, sia, comunque, una mancanza di coordinamento con le altre disposizioni che regolano l’ordinario svolgimento della procedura stessa. Per quanto riguarda, poi, la distinzione tra procedure di carattere conservativo e procedure di carattere liquidatorio, l’a. rileva, dapprima, come le difficoltà del coordinamento tra il diritto interno e quello europeo derivino in buona parte dell’insufficiente chiarezza della giurisprudenza più risalente della Corte di Giustizia. Muovendo da tale analisi, l’a. formula una proposta diretta ad agevolare l’opera dell’interprete, trovandone l’avallo nella più recente sentenza resa dalla stessa Corte. Infine, il contributo si sofferma sulla problematica nozione delle “condizioni di lavoro” che, nell’ambito delle procedure di carattere conservativo, sono “modificabili” da parte dell’accordo sindacale. Al riguardo, l’impegno dell’a. è rivolto ad elaborare il criterio giuridico sulla base del quale possa essere individuata la linea di demarcazione tra condizioni disponibili e non disponibili dall’autonomia collettiva.
2023
Proia, G. (2023). Crisi d’impresa e trasferimento d’azienda: è vera “armonizzazione”?. ADL. ARGOMENTI DI DIRITTO DEL LAVORO(6), 1124-1143.
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