L’articolo analizza i vantaggi e gli svantaggi della coltivazione della carne in vitro. Viene osservato che il divieto italiano, nonostante alcune legittime ragioni, appare essere una misura eccessiva di paternalismo giuridico che incide negativamente su ulteriori ricerche. A parere dell’autore, sarebbe più opportuno approvare un regolamento specifico che regoli processi di produzione di carni coltivate, garantendo una corretta informazione ai consumatori e riconoscendo questo prodotto come un’alternativa al consumo di carne convenzionale, e non come suo sostituto. Tuttavia, ciò richiederebbe una nuova qualificazione del prodotto e una denominazione giuridica separata.
Spoto, G. (2023). Lab-grown meat and the Italian ban. PRZEGLĄD PRAWA ROLNEGO, 33(2), 159-170.
Lab-grown meat and the Italian ban
Spoto G.
2023-01-01
Abstract
L’articolo analizza i vantaggi e gli svantaggi della coltivazione della carne in vitro. Viene osservato che il divieto italiano, nonostante alcune legittime ragioni, appare essere una misura eccessiva di paternalismo giuridico che incide negativamente su ulteriori ricerche. A parere dell’autore, sarebbe più opportuno approvare un regolamento specifico che regoli processi di produzione di carni coltivate, garantendo una corretta informazione ai consumatori e riconoscendo questo prodotto come un’alternativa al consumo di carne convenzionale, e non come suo sostituto. Tuttavia, ciò richiederebbe una nuova qualificazione del prodotto e una denominazione giuridica separata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.