L’autrice critica l’idea, implicita alla soluzione esegetica offerta dalle Sezioni unite, che il sistema non preveda alcuno strumento ‘ordinario’ per fronteggiare la patologia di una condanna in esito a processo celebrato senza coinvolgere l’imputato e, soprattutto, senza che quest’ultimo sia mai stato posto nelle condizioni di presentare un’impugnazione. Tale critica è mossa esponendo le ragioni per le quali la fattispecie sottoposta al vaglio delle Sezioni unite deve ritenersi estranea all’ambito di applicabilità della rescissione del giudicato (che è rimedio straordinario) e riconducibile, invece, alle questioni sul titolo esecutivo. Si sottolinea, infatti, che sulla base di una aggiornata esegesi dell’art. 648 comma 2 c.p.p., deve escludersi l’irrevocabilità di una sentenza in relazione alla quale l’imputato non è mai stato posto nelle condizioni di presentare impugnazione. The Author criticizes the idea, assumed by the Court of Cassation, that the Italian code of criminal procedure does not establish any ordinary rules concerning a situation in which the defendant has never been summoned in front of the Court nor has been able to present an appeal. The Author argues against the solution given by the Supreme Court. She underlines that the rescission of a final judgment is not the right way to remedy the conviction which has been pronounced without the defendant’s participation and without the possibility for the defendant to appeal. The Author supports an alternative idea: in her opinion, there should be no final judgment if the defendant cannot present an appeal against this decision. When it has been impossible for the defendant to appeal a conviction, his or her conviction cannot be considered final. Therefore, in this case the judge, who is appointed to deal with this stage of the criminal proceedings subsequent to the enforcement of the conviction, has the power to declare the lack of a final decision.
Di Bitonto, M.L.A. (2021). Un errore 'blu' delle Sezioni Unite?. CASSAZIONE PENALE(7-8), 2404-2412.
Un errore 'blu' delle Sezioni Unite?
Maria Lucia Antonietta Di Bitonto
2021-01-01
Abstract
L’autrice critica l’idea, implicita alla soluzione esegetica offerta dalle Sezioni unite, che il sistema non preveda alcuno strumento ‘ordinario’ per fronteggiare la patologia di una condanna in esito a processo celebrato senza coinvolgere l’imputato e, soprattutto, senza che quest’ultimo sia mai stato posto nelle condizioni di presentare un’impugnazione. Tale critica è mossa esponendo le ragioni per le quali la fattispecie sottoposta al vaglio delle Sezioni unite deve ritenersi estranea all’ambito di applicabilità della rescissione del giudicato (che è rimedio straordinario) e riconducibile, invece, alle questioni sul titolo esecutivo. Si sottolinea, infatti, che sulla base di una aggiornata esegesi dell’art. 648 comma 2 c.p.p., deve escludersi l’irrevocabilità di una sentenza in relazione alla quale l’imputato non è mai stato posto nelle condizioni di presentare impugnazione. The Author criticizes the idea, assumed by the Court of Cassation, that the Italian code of criminal procedure does not establish any ordinary rules concerning a situation in which the defendant has never been summoned in front of the Court nor has been able to present an appeal. The Author argues against the solution given by the Supreme Court. She underlines that the rescission of a final judgment is not the right way to remedy the conviction which has been pronounced without the defendant’s participation and without the possibility for the defendant to appeal. The Author supports an alternative idea: in her opinion, there should be no final judgment if the defendant cannot present an appeal against this decision. When it has been impossible for the defendant to appeal a conviction, his or her conviction cannot be considered final. Therefore, in this case the judge, who is appointed to deal with this stage of the criminal proceedings subsequent to the enforcement of the conviction, has the power to declare the lack of a final decision.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.