The recent trade union struggles, recorded in the advanced logistics sector, with the support of very conflictual grassroots unions or through the creation of autonomous workers' collectives, have shown innovative traits in terms of both self-organization and radicalism of action. The contribution proposes a reasoned reading of the decision of the Supreme Court (Court of Cassation, 18.5.2023, no. 21400, S. VI pen.) which, while ruling the inadmissibility of the appeal due to the impossibility of entering into the merits of the evaluation of the evidence collected, has established that forms of trade union struggle, even if illicit, do not give rise to a criminal association when the purpose pursued is to obtain better working conditions. The A. develops an argumentative path in which she enhances, on the one hand, the very conception of trade union activity and, on the other, the identification of the perimeter of legitimacy of the cnflict with the employer counterpart in a constantly evolving inter-union system.

Le recenti lotte sindacali, registrate nelle punte più avanzate della logistica, con il supporto di sindacati di base molto conflittuali o tramite la creazione di collettivi autonomi di lavoratori hanno mostrato tratti innovativi in termini sia di auto-organizzazione che di radicalità di azione. Il contributo propone una lettura ragionata della pronuncia della Suprema Corte (Cassazione, 18.5.2023, n. 21400, S. VI pen.) che, pur statuendo l’inammissibilità del ricorso per l’impossibilità di entrare nel merito della valutazione delle prove raccolte, ha sancito che le forma di lotta sindacale, ancorché illecite, non danno luogo ad un’associazione a delinquere quando la finalità perseguita è quella dell’ottenimento di migliori condizioni lavorative. L’A. sviluppa un percorso argomentativo in cui valorizza, da un lato, la concezione stessa dell’attività sindacale e, dall’altro, l’individuazione del perimetro di legittimità del conflitto con la controparte datoriale in un ordinamento intersindacale in continua evoluzione.

Lamberti, F. (2023). La finalità di azione sindacale degli strumenti di lotta dei lavoratori prevale sulle modalità di esercizio, anche se effettuata con ricorso a mezzi illeciti. RIVISTA GIURIDICA DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE(4), 541-555.

La finalità di azione sindacale degli strumenti di lotta dei lavoratori prevale sulle modalità di esercizio, anche se effettuata con ricorso a mezzi illeciti

Fabiola Lamberti
2023-01-01

Abstract

The recent trade union struggles, recorded in the advanced logistics sector, with the support of very conflictual grassroots unions or through the creation of autonomous workers' collectives, have shown innovative traits in terms of both self-organization and radicalism of action. The contribution proposes a reasoned reading of the decision of the Supreme Court (Court of Cassation, 18.5.2023, no. 21400, S. VI pen.) which, while ruling the inadmissibility of the appeal due to the impossibility of entering into the merits of the evaluation of the evidence collected, has established that forms of trade union struggle, even if illicit, do not give rise to a criminal association when the purpose pursued is to obtain better working conditions. The A. develops an argumentative path in which she enhances, on the one hand, the very conception of trade union activity and, on the other, the identification of the perimeter of legitimacy of the cnflict with the employer counterpart in a constantly evolving inter-union system.
2023
Le recenti lotte sindacali, registrate nelle punte più avanzate della logistica, con il supporto di sindacati di base molto conflittuali o tramite la creazione di collettivi autonomi di lavoratori hanno mostrato tratti innovativi in termini sia di auto-organizzazione che di radicalità di azione. Il contributo propone una lettura ragionata della pronuncia della Suprema Corte (Cassazione, 18.5.2023, n. 21400, S. VI pen.) che, pur statuendo l’inammissibilità del ricorso per l’impossibilità di entrare nel merito della valutazione delle prove raccolte, ha sancito che le forma di lotta sindacale, ancorché illecite, non danno luogo ad un’associazione a delinquere quando la finalità perseguita è quella dell’ottenimento di migliori condizioni lavorative. L’A. sviluppa un percorso argomentativo in cui valorizza, da un lato, la concezione stessa dell’attività sindacale e, dall’altro, l’individuazione del perimetro di legittimità del conflitto con la controparte datoriale in un ordinamento intersindacale in continua evoluzione.
Lamberti, F. (2023). La finalità di azione sindacale degli strumenti di lotta dei lavoratori prevale sulle modalità di esercizio, anche se effettuata con ricorso a mezzi illeciti. RIVISTA GIURIDICA DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE(4), 541-555.
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