Nel 1969 con La caduta degli dei (Götterdämmerung) Luchino Visconti avvia una riflessione sui caratteri dell’Europa contemporanea concentrandosi, in maniera non secondaria, sulla relazione e conflagrazione tra sessualità e potere. Strategia emblematica di questa traiettoria appare quel processo di erotizzazione dell’iconografia nazista che nel cinema italiano sarà nuovamente attuato – in maniera, più o meno, assimilabile – tanto da Liliana Cavani ne Il portiere di notte (1974), quanto da Tinto Brass in Salon Kitty (1976). Affermatosi nell’immaginario collettivo, questo sistema di rappresentazione, negli anni immediatamente successivi, è sottoposto al radicale svuotamento ideale e simbolico dei film nazisploitation che – banalizzandone le forme in una progressiva traiettoria di consumo – ne segnano la crescente diffusione e l’ancor più rapido esaurimento.

Cinquegrani, M. (2022). La sensualità del male. Erotismo e iconografia nazista nel cinema italiano. QUADERNI DEL CSCI, 18, 140-147.

La sensualità del male. Erotismo e iconografia nazista nel cinema italiano

mattia cinquegrani
2022-01-01

Abstract

Nel 1969 con La caduta degli dei (Götterdämmerung) Luchino Visconti avvia una riflessione sui caratteri dell’Europa contemporanea concentrandosi, in maniera non secondaria, sulla relazione e conflagrazione tra sessualità e potere. Strategia emblematica di questa traiettoria appare quel processo di erotizzazione dell’iconografia nazista che nel cinema italiano sarà nuovamente attuato – in maniera, più o meno, assimilabile – tanto da Liliana Cavani ne Il portiere di notte (1974), quanto da Tinto Brass in Salon Kitty (1976). Affermatosi nell’immaginario collettivo, questo sistema di rappresentazione, negli anni immediatamente successivi, è sottoposto al radicale svuotamento ideale e simbolico dei film nazisploitation che – banalizzandone le forme in una progressiva traiettoria di consumo – ne segnano la crescente diffusione e l’ancor più rapido esaurimento.
2022
Cinquegrani, M. (2022). La sensualità del male. Erotismo e iconografia nazista nel cinema italiano. QUADERNI DEL CSCI, 18, 140-147.
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