Si esamina la presenza delle rovine del complesso monastico medievale di San Giorgio nel territorio di Riofreddo, in prossimità della Statale Tiburtina, al confine con l’Abruzzo, nell’area che lambisce la Piana del Cavaliere, considerandone l’attuale condizione di fruibilità, nonché il contesto culturale, territoriale e paesaggistico. La condizione attuale del complesso è contestualizzata in relazione all’evoluzione delle teorie estetiche della rovina e del paesaggio, oltre che della “teoria del contesto”, a cui ha dato fondazione Quatremère De Quincy (1755-1849). A partire dalla nascita della categoria estetica autonoma del paesaggio nell’ambito pittorico, dalla prima metà del XVI secolo, sono illustrati i significativi cambiamenti estetici della visione dell’ambiente e degli interventi umani su di esso che si sono sviluppati di pari passo con l’evoluzione dell’ecologia e delle normative internazionali per la tutela dell’ambiente. Alla luce dell’attuale significato attribuito a memoria, arte e storia, è considerato il complesso monastico di San Giorgio, nel territorio di Riofreddo, come punto di identità personale e collettiva che va a integrarsi con l’elemento naturale, ed è auspicata, in linea con quanto espresso dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42), la conservazione nel luogo di ciò che resta affinché i vari elementi continuino ad avere significato come parte integrante dell’insieme.

Ramadori, M. (2023). Le rovine del monastero di San Giorgio a Riofreddo, testimonianza storico artistica e meta di turismo naturalistico. IL FOGLIO DI LUMEN(66), 17-20.

Le rovine del monastero di San Giorgio a Riofreddo, testimonianza storico artistica e meta di turismo naturalistico

michela ramadori
2023-01-01

Abstract

Si esamina la presenza delle rovine del complesso monastico medievale di San Giorgio nel territorio di Riofreddo, in prossimità della Statale Tiburtina, al confine con l’Abruzzo, nell’area che lambisce la Piana del Cavaliere, considerandone l’attuale condizione di fruibilità, nonché il contesto culturale, territoriale e paesaggistico. La condizione attuale del complesso è contestualizzata in relazione all’evoluzione delle teorie estetiche della rovina e del paesaggio, oltre che della “teoria del contesto”, a cui ha dato fondazione Quatremère De Quincy (1755-1849). A partire dalla nascita della categoria estetica autonoma del paesaggio nell’ambito pittorico, dalla prima metà del XVI secolo, sono illustrati i significativi cambiamenti estetici della visione dell’ambiente e degli interventi umani su di esso che si sono sviluppati di pari passo con l’evoluzione dell’ecologia e delle normative internazionali per la tutela dell’ambiente. Alla luce dell’attuale significato attribuito a memoria, arte e storia, è considerato il complesso monastico di San Giorgio, nel territorio di Riofreddo, come punto di identità personale e collettiva che va a integrarsi con l’elemento naturale, ed è auspicata, in linea con quanto espresso dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42), la conservazione nel luogo di ciò che resta affinché i vari elementi continuino ad avere significato come parte integrante dell’insieme.
2023
Ramadori, M. (2023). Le rovine del monastero di San Giorgio a Riofreddo, testimonianza storico artistica e meta di turismo naturalistico. IL FOGLIO DI LUMEN(66), 17-20.
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