Le scrittrici della Sardegna si pongono nella linea lunga che va da Deledda ai giorni nostri: nelle loro opere compare sia il senso immutabile di un popolo isolano e perciò isolato, colonizzato, subalterno certo come quello della Sardegna di Deledda, ma sempre all’ombra positiva delle figure femminili protagoniste dei suoi romanzi. Esse rappresentano l’interrogativo etico di soggettività in divenire e perciò modernamente capaci di accettare la propria storia di colonizzazione, rifiutando al tempo stesso l’ancoraggio a una identità prestabilita: protese a costituire e perciò a rappresentare soggettività decolonizzate e sovente diasporiche.
Fortini, L. (2023). Le voci delle altre: Scrittrici della Sardegna tra colonialismo interno e tensione diasporica. DE GENERE, 8, 95-107.
Le voci delle altre: Scrittrici della Sardegna tra colonialismo interno e tensione diasporica
Laura Fortini
2023-01-01
Abstract
Le scrittrici della Sardegna si pongono nella linea lunga che va da Deledda ai giorni nostri: nelle loro opere compare sia il senso immutabile di un popolo isolano e perciò isolato, colonizzato, subalterno certo come quello della Sardegna di Deledda, ma sempre all’ombra positiva delle figure femminili protagoniste dei suoi romanzi. Esse rappresentano l’interrogativo etico di soggettività in divenire e perciò modernamente capaci di accettare la propria storia di colonizzazione, rifiutando al tempo stesso l’ancoraggio a una identità prestabilita: protese a costituire e perciò a rappresentare soggettività decolonizzate e sovente diasporiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.