L’articolo intende affrontare il problema della topografia dell’aldilà dantesco, e in particolare del locus inferni, alla luce di un passo inedito di Servasanto da Faenza, di cui si fornisce la trascrizione in appendice. Nella prima parte l’a. mostra come la collocazione cosmologica e topografica precisa dei luoghi oltremondani e segnatamente dell’inferno fosse tutt’altro che pacifica per i teologi medievali, specialmente nel Duecento. Emerge per contro l’originalità e la relativa precisione di Dante, che assume a scheletro del suo aldilà un asse verticale che ha quale fondamento fisico le dottrine aristoteliche della caduta dei gravi e dei luoghi naturali caricate di una valenza anagogico-morale di stampo agostiniano. Nella terza parte si presenta un brano tratto dal Dialogo di Servasanto, ritrovato da Francesca Galli, mettendone in luce l’importanza ai fini della ricostruzione dell’ambiente intellettuale e dell’insegnamento teologico nella Firenze del giovane Dante.
Pegoretti, A. (2023). L’inferno e il paradiso in Dante e in Servasanto da Faenza. LETTERE ITALIANE, LXXV(3), 359-388.
L’inferno e il paradiso in Dante e in Servasanto da Faenza
Anna Pegoretti
2023-01-01
Abstract
L’articolo intende affrontare il problema della topografia dell’aldilà dantesco, e in particolare del locus inferni, alla luce di un passo inedito di Servasanto da Faenza, di cui si fornisce la trascrizione in appendice. Nella prima parte l’a. mostra come la collocazione cosmologica e topografica precisa dei luoghi oltremondani e segnatamente dell’inferno fosse tutt’altro che pacifica per i teologi medievali, specialmente nel Duecento. Emerge per contro l’originalità e la relativa precisione di Dante, che assume a scheletro del suo aldilà un asse verticale che ha quale fondamento fisico le dottrine aristoteliche della caduta dei gravi e dei luoghi naturali caricate di una valenza anagogico-morale di stampo agostiniano. Nella terza parte si presenta un brano tratto dal Dialogo di Servasanto, ritrovato da Francesca Galli, mettendone in luce l’importanza ai fini della ricostruzione dell’ambiente intellettuale e dell’insegnamento teologico nella Firenze del giovane Dante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.