Starting from a non-technical qualification of "victims of duty", we could say that those who have given their lives for others, in carrying out the institutional functions assigned to them, are "victims of duty". Concrete phenomenology, however, requires us to also appreciate the conduct of subjects who, although not falling within the overall category of the Armed Force, with their activity have embodied that principle of solidarity which inspires the recognition of the status of victim of duty . The law recognizes special economic benefits for these subjects on which, in terms of entitlement, traceability and extent, rulings have not always been homogeneous. The common denominator of some jurisprudential orientations seems to be the extension of a reward approach, adopted through the recognition of more or less extensive economic treatments, in the face of the found existence of the "particular conditions" invoked by the legislative provisions. A systematic framing operation is proposed that this contribution proposes, in a combined reading of the regulatory framework and jurisprudential arrests, of which a critical reading is suggested.

Muovendo da una qualificazione a-tecnica di “vittime del dovere” potremmo dire che sono tali coloro che hanno donato la loro vita per gli altri, nell’espletamento delle funzioni istituzionali loro assegnate. La fenomenologia concreta ci impone però di apprezzare anche condotte di soggetti che, benchè non rientranti nella categoria, complessivamente intesa, delle Forze dell’Ordine, con la loro attività hanno incarnato quel principio di solidarietà cui si ispira il riconoscimento dello status di vittima del dovere. L’ordinamento riconosce a tali soggetti speciali provvidenze economiche sulle quali, in termini di spettanza, riferibilità ed ampiezza, si sono registrate pronunce non sempre omogenee. Il comune denominatore di alcuni orientamenti giurisprudenziali sembra essere l’estensione di un approccio premiale, adottato attraverso il riconoscimento di trattamenti economici più o meno ampi, a fronte della rinvenuta sussistenza delle “particolari condizioni” invocate dal dettato normativo. Da qui l’operazione di inquadramento sistematico che il presente contributo si propone, in una lettura combinata del quadro regolatorio e degli arresti giurisprudenziali, dei quali si suggerisce una lettura critica.

Lamberti, F. (2024). Fenomenologia e diritti delle vittime del dovere. RIVISTA DEL DIRITTO DELLA SICUREZZA SOCIALE(1), 131-153 [10.3241/113437].

Fenomenologia e diritti delle vittime del dovere

Fabiola Lamberti
2024-01-01

Abstract

Starting from a non-technical qualification of "victims of duty", we could say that those who have given their lives for others, in carrying out the institutional functions assigned to them, are "victims of duty". Concrete phenomenology, however, requires us to also appreciate the conduct of subjects who, although not falling within the overall category of the Armed Force, with their activity have embodied that principle of solidarity which inspires the recognition of the status of victim of duty . The law recognizes special economic benefits for these subjects on which, in terms of entitlement, traceability and extent, rulings have not always been homogeneous. The common denominator of some jurisprudential orientations seems to be the extension of a reward approach, adopted through the recognition of more or less extensive economic treatments, in the face of the found existence of the "particular conditions" invoked by the legislative provisions. A systematic framing operation is proposed that this contribution proposes, in a combined reading of the regulatory framework and jurisprudential arrests, of which a critical reading is suggested.
2024
Muovendo da una qualificazione a-tecnica di “vittime del dovere” potremmo dire che sono tali coloro che hanno donato la loro vita per gli altri, nell’espletamento delle funzioni istituzionali loro assegnate. La fenomenologia concreta ci impone però di apprezzare anche condotte di soggetti che, benchè non rientranti nella categoria, complessivamente intesa, delle Forze dell’Ordine, con la loro attività hanno incarnato quel principio di solidarietà cui si ispira il riconoscimento dello status di vittima del dovere. L’ordinamento riconosce a tali soggetti speciali provvidenze economiche sulle quali, in termini di spettanza, riferibilità ed ampiezza, si sono registrate pronunce non sempre omogenee. Il comune denominatore di alcuni orientamenti giurisprudenziali sembra essere l’estensione di un approccio premiale, adottato attraverso il riconoscimento di trattamenti economici più o meno ampi, a fronte della rinvenuta sussistenza delle “particolari condizioni” invocate dal dettato normativo. Da qui l’operazione di inquadramento sistematico che il presente contributo si propone, in una lettura combinata del quadro regolatorio e degli arresti giurisprudenziali, dei quali si suggerisce una lettura critica.
Lamberti, F. (2024). Fenomenologia e diritti delle vittime del dovere. RIVISTA DEL DIRITTO DELLA SICUREZZA SOCIALE(1), 131-153 [10.3241/113437].
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/474207
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact