Il testo cerca di riflettere criticamente sulle potenzialità offerte dai nuovi strumenti digitali, in particolare dalla realtà aumentata, nell’ambito della fruizione delle opere d’arte contemporanea all’interno delle istituzioni deputate alla loro esposizione. Tra gli obiettivi di questi spazi, siano essi musei o luoghi di altra natura, c’è sempre più anche il fine educativo, che si è finora concretizzato prevalentemente attraverso strumenti tradizionali e per lo più analogici. Da un punto di vista cognitivo però questi non sembrano essere particolarmente adatti a favorire l’assimilazione dei contenuti in relazione all’osservazione dell’opera d’arte. Negli ultimi anni comunque le istituzioni espositive hanno iniziato a dotarsi di nuovi media per la mediazione culturale, in modo da fornire ai propri visitatori informazioni che possano agevolare la lettura (ma non l’interpretazione) delle opere. Attraverso l’analisi di due applicazioni che sfruttano la realtà aumentata, utilizzate qui come casi studio, e che poggiano rispettivamente su tecnologie indossabili (smart glasses) e su device mobili (tablet), il testo evidenzia i potenziali vantaggi dell’utilizzo di questi strumenti e allo stesso tempo sottolinea quanta strada si debba ancora fare prima di poterli utilizzare al meglio.

Maderna, A. (2022). La realtà aumentata per la fruizione delle opere d’arte contemporanea on-site. @ DIGITCULT, 7(1), 51-66 [10.36158/97888929552575].

La realtà aumentata per la fruizione delle opere d’arte contemporanea on-site

Angela Maderna
2022-01-01

Abstract

Il testo cerca di riflettere criticamente sulle potenzialità offerte dai nuovi strumenti digitali, in particolare dalla realtà aumentata, nell’ambito della fruizione delle opere d’arte contemporanea all’interno delle istituzioni deputate alla loro esposizione. Tra gli obiettivi di questi spazi, siano essi musei o luoghi di altra natura, c’è sempre più anche il fine educativo, che si è finora concretizzato prevalentemente attraverso strumenti tradizionali e per lo più analogici. Da un punto di vista cognitivo però questi non sembrano essere particolarmente adatti a favorire l’assimilazione dei contenuti in relazione all’osservazione dell’opera d’arte. Negli ultimi anni comunque le istituzioni espositive hanno iniziato a dotarsi di nuovi media per la mediazione culturale, in modo da fornire ai propri visitatori informazioni che possano agevolare la lettura (ma non l’interpretazione) delle opere. Attraverso l’analisi di due applicazioni che sfruttano la realtà aumentata, utilizzate qui come casi studio, e che poggiano rispettivamente su tecnologie indossabili (smart glasses) e su device mobili (tablet), il testo evidenzia i potenziali vantaggi dell’utilizzo di questi strumenti e allo stesso tempo sottolinea quanta strada si debba ancora fare prima di poterli utilizzare al meglio.
2022
Maderna, A. (2022). La realtà aumentata per la fruizione delle opere d’arte contemporanea on-site. @ DIGITCULT, 7(1), 51-66 [10.36158/97888929552575].
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