La Corte costituzionale ha ritenuto che la differenziazione di trattamento prevista nell’ordinamento penitenziario tra padri detenuti e madri detenute, per ciò che riguarda l’assistenza extramuraria ai figli piccoli, non sia illegittima. La Corte ha inteso sorvolare sul tema della discriminazione del padre rispetto alla madre nell’accesso alla detenzione domiciliare. Si è soffermata invece sulla non automatica prevalenza del diritto del minore alla bigenitorialità rispetto alla necessità di dare piena esecuzione alla condanna penale. Sono presenti, nella sentenza, argomenti di politica criminale e penitenziaria.
Gonnella, P. (2024). Essere padri in carcere. la sentenza n. 219 della Corte costituzionale salva la differenza di trattamento per le madri. NOMOS. LE ATTUALITÀ NEL DIRITTO, 1, 1-10.
Essere padri in carcere. la sentenza n. 219 della Corte costituzionale salva la differenza di trattamento per le madri
patrizio gonnella
2024-01-01
Abstract
La Corte costituzionale ha ritenuto che la differenziazione di trattamento prevista nell’ordinamento penitenziario tra padri detenuti e madri detenute, per ciò che riguarda l’assistenza extramuraria ai figli piccoli, non sia illegittima. La Corte ha inteso sorvolare sul tema della discriminazione del padre rispetto alla madre nell’accesso alla detenzione domiciliare. Si è soffermata invece sulla non automatica prevalenza del diritto del minore alla bigenitorialità rispetto alla necessità di dare piena esecuzione alla condanna penale. Sono presenti, nella sentenza, argomenti di politica criminale e penitenziaria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.