Being the mother of a disabled child in children’s literature between the 19th and 20th century

hildren’s literature, ever since folk tales, presents numerous characters with disabilities, many of them in childhood; in these cases, the relationship with the mother figure is often placed at the centre of the narrative. The paper aims to examine how such experiences have been represented by investigating children’s literature as a historiographical source to reconstruct the collective imagery and attitudes, between acceptance and refusal of the different. The maternal characters are the object and subject of sorrow, judgment and the attribution of blame; nonetheless, the mothers often take care, almost exclusively, of the child with disabilities. The narratives reveal a complex experience, intensely linked to the profound meaning of motherhood.

La letteratura per l’infanzia, sin dalle fiabe popolari, presenta numerosi personaggi con disabilità, molti dei quali in età infantile; in questi casi, al centro della narrazione spesso vi è il rapporto dei protagonisti con la figura materna. Il contributo intende esa-minare la rappresentazione di tali esperienze indagando la letteratura per l’infanzia in quanto fonte storiografica per sondarel’immaginario collettivo e gli atteggiamenti condivisi, tra accettazione e rifiuto del diverso. I personaggi materni sono oggetto e soggetto di pena, giudizi e attribuzione di colpe, in una cura, spesso esclusiva, del figlio con disabilità. Le narrazioni prese in esame consentono la restituzione di un vissuto complesso e intensamente legato al profondo significato di maternità.